Adria (RO) – Sabato 27 marzo il Comune di Adria si unirà alle tantissime istituzioni che a livello italiano (in primis la Presidenza della Repubblica) e mondiale parteciperanno al Earth Hour – l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale e patrocinata dall’Anci.
Earth Hour, giunta alla tredicesima edizione, è nata come evento simbolico per evidenziare l’urgenza e la necessità di contrastare e arrestare il cambiamento climatico. Le luci di decine di migliaia di edifici, palazzi e monumenti si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche. Ad Adria saranno spenti alcuni luoghi simbolici della città: il Teatro Comunale, i giardini Zen e i giardini di Villa Mecenati.
«Schieriamoci con la natura! È questo – sottolinea l’Assessore all’Ambiente Matteo Stoppa – il messaggio che l’Amministrazione condivide con il WWF per ricordare come la lotta al cambiamento climatico sia strettamente connessa anche a quella per invertire la curva della perdita di biodiversità. Proprio sul tema della salvaguardia della biodiversità si sta impegnando lo staff dell’Ufficio Ambiente di palazzo Tassoni in collaborazione con l’Energy manager Sartori e il Consigliere Enrico Bonato».
«Stiamo definendo e programmando iniziative che puntano alla valorizzazione degli spazi verdi, all’educazione delle nuove generazioni, alla salvaguardia delle api, simbolo con gli insetti dell’importanza della biodiversità per il benessere dell’intero ecosistema», spiega ancora l’assessore Matteo Stoppa che, insieme al Consigliere Provinciale con delega all’ambiente Sara Mazzucato, invita tutte le famiglie adriesi a spegnere simbolicamente le luci delle proprie case per qualche minuto in concomitanza con l’evento del WWF, spiegando ai propri figli l’importanza di prendersi cura dell’ambiente anche attraverso le piccole cose di ogni giorno, come ad esempio ricordarsi di spegnere le luci quando non servono, o ridurre la produzione di rifiuti usando a scuola la borraccia per l’acqua e merende non confezionate».