VENEZIA – È apparso visibilmente soddisfatto stamane il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, quando nel corso degli aggiornamenti quotidiani sulla situazione Coronavirus, dalla sede della protezione civile di Marghera ha dato la notizia delle “mascherine” made in Veneto.
L’iniziativa è stata presentata da Zaia come “soluzione veneta” dell’emergenza. A donarne due milioni di pezzi alla Regione è stato Fabio Franceschi di Grafica Veneta, azienda di Trebaseleghe (PD). «Grafica Veneta ha stampato molti libri famosi tra cui Harry Potter, ma adesso verrà ricordata per questa creazione in emergenza coronavirus – ha detto Luca Zaia – Il logo l’ho voluto io, perché uno che regala due milioni di mascherine lo merita, che non ci siano polemiche su questo».
A dire il vero si tratta di “schermi filtranti” in tessuto non tessuto, dispositivi di protezione a uso non chirurgico che verranno distribuiti dalla protezione civile gratuitamente alla cittadinanza. «Si tratta di mascherine protettive ad uso del cittadino, per le persone, che tuttavia permettono una difesa efficace al virus – ha detto Zaia – È il gesto di un imprenditore, come ce ne sono tanti in Veneto, che ha grande cuore e che si è messo a disposizione dei suoi concittadini».
«Siamo ancora in attesa delle autorizzazioni necessarie a procedere – ha dichiarato Fabio Franceschi – dovrebbero arrivare a momenti. Abbiamo messo in campo professionalità e tecnologia d’avanguardia per poter rispondere alla richiesta impellente di misure di contenimento secondo le nuove disposizioni e ordinanze legate all’emergenza sanitaria».
«La distribuzione avverrà tramite la protezione civile e gli alpini cercando la massima penetrazione sul territorio – ha concluso Zaia – Due milioni significa la media di una a famiglia. La straordinarietà sta nel fatto che un’azienda sana che stampa libri ha convertito parte della produzione per aiutare la popolazione, penso che sia una cosa magnifica».
Per quanto concerne la situazione Coronavirus, il bollettino registra in Veneto 3.214 contagiati, 9.500 isolati dopo aver fatto i tamponi, 640 ricoverati, 195 in terapia intensiva, 167 dimessi e, purtroppo, 94 decessi.