ROVIGO – Ortofrutta lasciata nei campi, miliardi di fiori lasciati appassire, latte mai munto, sono solo alcuni degli argomenti dell’ampio scenario causato dall’arrivo del Coronavirus nel territorio veneto. Venerdì, l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan ha affrontato con i colleghi di tutta Italia assieme al ministro Teresa Bellanova tutte le questioni specifiche del settore agricolo, avanzando delle richieste affinché non si debba arrivare a dire addio a interi comparti.
«Tra i tanti punti affrontati al tavolo ‘telematico’ delle regioni con il ministero – commenta il presidente di Coldiretti Rovigo, Carlo Salvan – come misure straordinarie in termini economici, e più controlli per quello che sta accadendo al latte colpito dalle pratiche sleali e relative sanzioni, ci sono state delle proposte avanzate dal Veneto. In particolare, su un tema vogliamo spendere qualche parola anche noi. Stiamo assistendo al problema del reperimento di manovalanza, comunitaria e non, anche nella nostra provincia. Quindi bene la richiesta di reintroduzione dei voucher semplificati per la manodopera stagionale – commenta Salvan – assieme alla proroga dei patentini per i fitofarmaci, argomenti per i quali serve l’impegno anche degli altri ministeri».
«Per ripartire – conclude Salvan – è necessario portare a galla tutte le irregolarità e fornire gli strumenti per tenere in piedi le nostre filiere. Come ha detto Pan al ministro Bellanova, il nostro primario obiettivo è continuare a lavorare. Dove muore un’azienda, lo si sa, soffrono a cascata intere famiglie e il problema da economico diviene anche sociale. Speriamo che già da ora, ma con continuità finita l’emergenza, i consumatori comprendano l’importanza della scelta della produzione nazionale durante l’atto dell’acquisto. L’agricoltura potrebbe essere la base per il traino dell’economia nazionale, se si pensa poi a tutti quei settori economici che potrebbe coinvolgere, dalla meccanica al turismo. E noi lotteremo per salvare le sorti della nostra agricoltura a ogni costo».