Anno scolastico salvo nonostante l’epidemia? A rispondere alla domanda è stata la stessa Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, intervenendo alla trasmissione Radio Anch’io su Radio 1, ha rassicurato famiglie e studenti.
«L‘anno sarà salvo in qualsiasi caso. I nostri studenti non devono pagare la situazione di emergenza che il nostro Paese sta vivendo. Gli scenari li stiamo valutando tutti, ma saranno le autorità sanitarie a dirci esattamente quando i nostri studenti potranno tronare a scuola in sicurezza.
Sulla maturità stiamo pensando a varie soluzioni. Non mi piace la parola ‘esame semplificato’, gli studenti vogliono un esame serio, in linea con quello che stanno apprendendo. Non devono essere gli studenti a pagare questa crisi. E ricordo che la didattica a distanza non è solo apprendimento ma anche rassicurazione per gli studenti».
A tale proposito il Ministero, con la Nota prot. 388 del 17 marzo 2020, sta implementando la didattica a distanza. All’interno le prime indicazioni operative per le attività di didattica a distanza. I temi trattati dalla nota, su cui il Ministero sta lavorando da giorni per offrire chiarimenti e supporto alle istituzioni scolastiche, sono i seguenti:
- cosa si intende per didattica a distanza,
- la questione della privacy,
- la progettazione delle attività,
- l’attenzione agli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali,
- la valutazione delle attività didattiche a distanza.
La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati, si legge nel documento. Da un lato, sta servendo a “mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza”, combattendo “il rischio di isolamento e di demotivazione”. Dall’altro lato, è essenziale per “non interrompere il percorso di apprendimento”.