ROVIGO – Fra i servizi essenziali che non si fermano c’è anche quello del ciclo integrato dei rifiuti. Ecoambiente, che già da febbraio aveva adottato le prime misure di prevenzione per i propri dipendenti che stanno continuando a lavorare ogni giorno con impegno e professionalità, rafforzate poi il 13 marzo quando è stata decisa anche la chiusura degli Ecocentri, si trova a fare i conti anche con la raccolta dei rifiuti delle persone in isolamento domiciliare perché casi conclamati o sospetti di positività al Coronavirus. Per questo è stato stilato, con la regia del Consiglio di bacino ed il costante confronto con la direzione dell’Ulss 5 Polesana, un vademecum specifico per le oltre 600 persone che si trovano in questa delicata condizione.
Quando scatta l’isolamento domiciliare, il Servizio igiene e sanità pubblica dell’Ulss attiva anche la sorveglianza attiva ed è in questo ambito che già fornisce le prime indicazioni anche sulla corretta gestione dei rifiuti per evitare rischi di contagi, indicando poi alle persone di contattare Ecoambiente, che ha attivato uno specifico numero, per attivare la raccolta porta a porta secondo un apposito protocollo.
In particolare, le persone in isolamento domiciliare non devono più differenziare i propri rifiuti ma conferire tutto nell’indifferenziato, raccogliendo tutto all’interno di un sacco, da infilare poi in un secondo sacco e poi in un terzo, senza schiacciarli e chiudendoli bene tutti e tre con lacci o nastro adesivo, utilizzando guanti e mascherina, da gettare poi nel sacco della nuova raccolta. I sacchi devono poi essere conferiti utilizzando il bidone carrellato bianco per la carta, esponendolo nel giorno della settimana che sarà comunicato al momento della chiamata di attivazione del servizio specifico per la quarantena. Quanti siano sprovvisti del bidone lo devono segnalare e verrà loro prontamente recapitato. Durante la prima raccolta, saranno distribuiti gratuitamente i sacchetti per i rifiuti del secco indifferenziato, in numero necessario alla durata della quarantena. Il bidone dovrà essere pulito dai cittadini dopo ogni svuotamento, utilizzando acqua e candeggina. Per ogni esigenza, comunque le persone in isolamento possono sempre contattare l’apposito numero.
I rifiuti così raccolti vengono poi indirizzati direttamente all’incenerimento. Gli operatori che eseguono la raccolta sono dotati di dispositivi di protezione ad alto livello: tute bianche, guanti e mascherine che a fine servizio vengono buttati nei rifiuti contaminati. Ogni sera anche i mezzi di raccolta vengono sanificati. Tutti i protocolli operativi sono stati concordati con l’Ulss con la quale ci sono contatti quotidiani anche per avere il quadro complessivo di quanti entrano ed escono dalla quarantena. Ecoambiente, vista l’eccezionalità delle misure e la situazione che richiede un impegno generalizzato ed indistinto da parte di ciascuno, si fa carico dei costi a livello di spese generali, senza suddividere fra i singoli comuni in base al numero di persone in isolamento.