VICENZA – «Stiamo lavorando perché il 32° Festival nazionale Maschera d’Oro torni il prossimo autunno, qualora sia possibile, con la proposta dei quattro spettacoli mancanti dei sette in finale».
Aldo Zordan, presidente della kermesse organizzata dal comitato regionale veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA, di cui è anche vicepresidente nazionale), spera davvero che la “Maschera” possa tornare a brillare dopo l’estate, richiamando pubblico e compagnie al Teatro San Marco di Vicenza per completare la sua 32ª edizione, interrotta dall’emergenza sanitaria a tre spettacoli dall’avvio.
Per questo si sta impegnando, al fianco del presidente Mauro Dalla Villa e di tutto il direttivo FITA Veneto, per riuscire a far quadrare sicurezza, organizzazione, logistica, trasferimenti: tutti gli ingranaggi di quel complesso meccanismo che è un festival nazionale.
«Si erano già esibite – ricorda Zordan – le compagnie Lo Scrigno di Vicenza, la Filodrammatica di Laives (Bolzano) e Teatrodrao & TeaTroTre di Ancona. A saltare sono stati gli spettacoli de Il Dialogo di Cimitile (Napoli), previsto per il 29 febbraio, de I Pinguini di Firenze del 7 marzo, della Compagnia dell’Orso di Lonigo del 14 e de La Corte dei Folli di Fossano (Cuneo) del 21, oltre naturalmente alla serata finale del 28, che doveva ospitare le premiazioni e, fuori concorso, uno spettacolo de Il Satiro di Treviso, con Gigi Mardegan».
Un pensiero speciale, naturalmente, è rivolto agli abbonati: «In molti – sottolinea Zordan – ci hanno fatto sapere di essere pronti alla nostra… chiamata, in qualsiasi momento si riesca a riportare il festival sul palcoscenico. Un gesto di vicinanza, fiducia e affetto che ci fa estremamente piacere e che ci motiva ancora di più. Faremo davvero il possibile per recuperare in autunno. Se però questo non dovesse realizzarsi, daremo la possibilità di chiedere la restituzione della parte di abbonamento non utilizzata, oppure di ottenere un bonus spendibile nell’acquisto dell’abbonamento per la ‘Maschera’ del febbraio 2021, che in questo caso – conclude Zordan – sarà proposta in un’edizione speciale con l’inserimento degli spettacoli mancanti in una formula ad hoc».
La kermesse è organizzata da FITA Veneto in collaborazione con Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato Imprese Vicenza e con il patrocinio, tra gli altri, di Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.