ROVIGO – «Dicono che non stiamo facendo abbastanza per combattere i cambiamenti climatici: non è vero, perché per non fare “abbastanza” devi fare qualcosa. La verità è che non stiamo facendo niente.
Cari politici, il 30 settembre 2019 in consiglio comunale avete approvato la dichiarazione di emergenza climatica su nostra spinta. Quattro giorni prima (il 26 settembre) la giunta aveva già approvato una variante al piano di assetto del territorio in cui avevate massimizzato il limite di consumo di suolo possibile.
Avete deciso di aprire la porta alla possibilità di costruire moltissime nuove case fuori città che vuol dire:
1) disincentivare acquisto e ristrutturazione degli immobili esistenti;
2) fare più strade quindi aumentare i costi per la manutenzione e i servizi (se non riuscite a coprire le buche del centro, allungare le strade è un suicidio);
3) uccidere commercialmente il centro sul medio periodo: se abito in frazione chi mi dice di andare in centro a fare spese? Vado in fattoria che i parcheggi sono gratuiti.
4) più inquinamento:
- deconcentrare l’urbanizzazione allunga le distanze tra gli abitanti e i servizi del centro e quindi obbliga la gente ad usare la macchina.
- Permettere di comperare immobili da realizzare su suolo agricolo significa disincentivare la rigenerazione degli edifici esistenti (rigenerazione: parola tanto usata da tutti voi in campagna elettorale e ora dimenticata) e quindi le abitazioni (grandissime fonti di inquinamento) mantengono classi energetiche bassissime e rimarranno invendibili a prezzi ragionevoli.
Riassunto: permettere un’edilizia selvaggia vuol dire colpire i portafogli del comune, di molte imprese edilizie (ristrutturare, demolire e ricostruire muove più capitali che costruire su suolo agricolo), le tasche dei nostri concittadini (in questo periodo si può ristrutturare in modo economico grazie agli incentivi statali) e i polmoni dei vostri figli (1 persona su 3 nella vita si prende il cancro, vogliamo superare il record? Bene! Allora espandiamo).
Noi, i cittadini del futuro, diciamo NO alla cementificazione ma diciamo SI’ alla rigenerazione.
Cari politici venerdì, in consiglio comunale, ci sarà la mozione sul consumo di suolo zero, potete deciderete se limitare al minimo il margine di espansione edilizia o se aumentarlo al massimo. Chiediamo alla politica lungimiranza, concretezza e soprattutto coerenza perché: a cosa serve votare se poi non mantenete le vostre promesse? Noi lotteremo per fermare l’edilizia selvaggia come se non ci fosse un domani perché, se non agiamo ora, un domani non ci sarà».
Firmato: i vostri figli