Occhiobello (RO) – Un nuovo piano della mobilità indicherà la disciplina all’interno del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. La giunta ha fissato proprie linee guida per la mobilità approvando un documento a supporto della legge regionale n. 39 del 2017 e del regolamento regionale n. 4 del 2018 che danno opportunità di ‘creazione’ ai comuni.
Il nuovo documento dà la possibilità di procedere, su richiesta o d’ufficio, al cambio di alloggio per un utilizzo più razionale delle abitazioni e a garanzia di migliori condizioni di vita degli assegnatari, qualora nel tempo siano mutate le condizioni abitative, sociali o di salute. La mobilità, inoltre, ha l’obiettivo di risolvere eventuali casi di sovraffollamento, sottoutilizzo o disagio abitativo che possano emergere.
Le linee guida per l’accesso alla mobilità non prevedono l’emanazione di un bando, ma una richiesta di partecipazione alla formazione della graduatoria mediante un modulo da presentare in qualsiasi momento entro il 31 dicembre di ogni anno.
«In questo modo – spiega l’assessore alle Case popolari Lorenza Alberghini – si vuole stimolare gli assegnatari ad avanzare le loro richieste. Si provvederà, quindi, a formare una nuova graduatoria per l’eventuale cambio di alloggio, aggiornata annualmente, sulla base delle richieste di partecipazione alla mobilità mediante l’attribuzione di punteggi per inidoneità dell’alloggio occupato e in relazione alle condizioni personali degli occupanti. Il documento così strutturato e approvato dalla giunta ci permetterà di avere, molto più di prima, un quadro sempre aggiornato delle situazioni, ferma restando, ovviamente, la possibilità reale di procedere alle mobilità richieste».
Possono fare domanda di mobilità tutti gli assegnatari Erp definitivi che siano in regola con il pagamento dei canoni locativi e altre spese accessorie e\o condominiali, non siano in regime di decadenza dall’assegnazione, possiedano i requisiti previsti per la permanenza, abbiano sottoscritto il contratto locativo dell’alloggio per nuova assegnazione da almeno 24 mesi.
Coloro che ottengono il cambio alloggio possono usufruire di un’altra mobilità non prima di quattro anni dall’ultima assegnazione per mobilità, a meno che non sopraggiungano gravi problemi di salute successivamente all’assegnazione.