ROVIGO – Con il comunicato del 3 gennaio scorso, la Federazione Italiana Pallacanestro «nell’imminenza della scadenza dei provvedimenti legislativi assunti per il contenimento della pandemia nel periodo delle festività, comunica di aver inviato al CONI la lista aggiornata delle categorie di preminente interesse nazionale che include anche la Serie C Gold e Silver, la Serie B femminile e tutta l’attività giovanile che prevede una fase finale nazionale».
C’è dunque grande amarezza, in casa Cipriani Nuovo Basket Rovigo, per l’esclusione della categoria di Serie D e delle giovanili da questo aggiornamento della FIP. «Più che altro – spiega il presidente Gionata Morello – faccio sempre più fatica a capire le decisioni della nostra federazione. La curva dei contagi è in salita e la decisione della FIP è di modificare l’elenco inviato in novembre, allargando le maglie, in un momento in cui bisognerebbe invece stringerle. Cosa è cambiato, poi, da novembre ad oggi? I campionati, le formule e i regolamenti sono gli stessi… Perché l’elenco è stato modificato? La coerenza passa sempre in secondo piano quando c’è chi fa la voce grossa. Senza poi considerare l’aspetto più brutto di questa nuova classificazione, che definisce giovani di serie A e giovani di serie B: i ragazzi che giocano nell’Eccellenza si possono allenare, mentre quelli che militano in campionati regionali devono guardare i coetanei allenarsi, restandosene chiusi in casa. Decisione davvero orribile! Mi auguro con tutto il cuore che la FIP riveda questa decisione e che inizi davvero a tutelare tutte le sue società, anche quelle che non militano in Serie A. Mi domando poi – conclude Morello – cosa significhi esattamente “di interesse nazionale”. È forse una questione geografica? Se così fosse, allora avrebbe effettivamente senso inserire campionati di curling Under 13 o di altri sport quasi sconosciuti: se ci sono cinque squadre in tutta Italia, ovviamente il campionato deve giocarsi a livello nazionale… Ma se dovesse essere di “interesse nazionale” in quanto ad importanza del movimento, allora non mi sta affatto bene che una Serie D maschile di basket, o una Under 18 maschile come la nostra, siano considerati meno di altri campionati, anche all’interno dello stesso movimento della F.I.P.. È davvero tutto sballato e ci sta danneggiando enormemente. Queste decisioni mi stanno facendo passare la voglia di andare avanti».
Gli fa eco Stefano Marangon, che oltre ad essere il coach dell’Under 18 targata Cipriani assieme a Maurizio Ventura, è anche il responsabile del Comitato Nazionale Allenatori della Delegazione della F.I.P. di Rovigo: «Prendo atto della decisione della FIP. In questo sistema, però, ci sta rimettendo la base dimenticando che senza di essa non ci sarebbe nemmeno il resto della piramide. Penso soprattutto alla categoria U18, che mi interessa in prima persona, che perderà ulteriormente possibilità di maturare e formare giocatori futuribili per le serie minori e non solo. Siamo già stati costretti, nella stagione scorsa, ad interrompere un percorso di crescita nell’Under 16, e anche quest’anno abbiamo potuto lavorare solamente un mese. Ora ci dicono che dobbiamo stare ancora fermi, non si sa per quanto tempo. È un danno sia per i giovani che per le Società che impiegano tempo e risorse per far crescere atleti nel loro settore giovanile. Mi auguro che la FIP possa allargare, sempre nel rispetto della situazione sanitaria che stiamo vivendo, a tutto il settore giovanile e dare la possibilità di tornare ad allenarsi in palestra».
Il Cipriani Nuovo Basket Rovigo quest’anno ha iscritto, oltre alla Serie D maschile, che rappresenta la categoria maschile più alta presente in Polesine, anche una Under 18 e Under 13 maschili, oltre a diverse formazioni del settore minibasket. Una stagione, la 2020/21, da record per la giovane società rossoblù, che ha compiuto passi importanti verso l’obiettivo di riportare il basket maschile ai tempi d’oro di un decennio fa. Il coronavirus sta sicuramente rallentando anche il progetto dell’NBR, che però non cambia di una virgola ponendosi come obiettivo, nelle prossime stagioni, di tornare in Serie C e di iscrivere almeno una formazione giovanile in un campionato d’eccellenza.