PADOVA – L’Associazione Ricerche Cardiopatie Aritmiche (ARCA) partecipa alla Giornata Mondiale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, evento che ogni 11 febbraio si celebra per volontà delle Nazioni Unite: un momento prezioso da un lato per stimolare la scelta di percorsi di studi scientifici nelle giovanissime che se ne sentano attratte; dall’altro per fare il punto sulla parità di genere nel mondo scientifico a tutti i livelli, sottolineando le criticità ancora presenti.
ARCA ha deciso di coinvolgere le migliori testimonials possibili in materia: alcune fra le tante professioniste – medici, ricercatori e docenti – che ne fanno parte, occupandosi di vari aspetti della cardiologia e in particolare della lotta alla morte improvvisa giovanile, obiettivo prioritario dell’Associazione.
Quattordici le video-testimonianze che in occasione della Giornata saranno diffuse attraverso la pagina Facebook, il canale YouTube e il sito di ARCA, dando voce ai più diversi punti di vista delle protagoniste, operanti nell’ambito dell’Università di Padova e dell’Azienda Ospedaliera patavina: Annalisa Angelini, professore ordinario di Anatomia Patologica e coordinatrice del Dottorato in medicina Specialistica Traslazionale “G.B. Morgagni”; Barbara Bauce, cardiologa, professore associato di Cardiologia e dirigente medico della Clinica Cardiologica; Giorgia Beffagna, ricercatrice di Genetica Molecolare e dirigente biologo; Alida Linda Patrizia Caforio, professore associato di Cardiologia e dirigente medico della Clinica Cardiologica; Chiara Calore, cardiologo e specialista ambulatoriale; Mila Della Barbera, biologa, responsabile del Laboratorio di Microscopia Elettronica; Loira Leoni, cardiologa ed elettrofisiologa, responsabile dell’UOS Aritmologia Pediatrica e del Cardiopatico Congenito e dirigente medico; Martina Perazzolo Marra, professore associato di Cardiologia, responsabile della Risonanza Magnetica Cardiaca e dirigente medico della Clinica Cardiologica; Kalliopi Pilichou, genetista molecolare, professore associato di Genetica e dirigente biologo; Alessandra Rampazzo, professore ordinario di Biologia Applicata; Ilaria Rigato, cardiologa e dirigente medico della Clinica Cardiologica; Stefania Rizzo, cardiopatologa, professore associato di Anatomia Patologica e dirigente medico dell’UOC Patologia Cardiovascolare; Natascia Tiso, biologa e genetista, professore associato di Biologia Applicata; e con loro Cristina Basso, cardiologa e anatomo-patologa, professore ordinario di Anatomia Patologica, direttore UOC Patologia Cardiovascolare e responsabile del Registro regionale Patologia Cardio-cerebro-vascolare della Regione Veneto.
«Le scienziate che abbiamo coinvolto nell’iniziativa – commentano Gaetano Thiene e Cristina Basso, rispettivamente presidente e vicepresidente di ARCA – hanno accolto tutte con piacere questo invito, convinte che la condivisione di esperienze personali possa essere preziosa per le ragazze che stanno decidendo del proprio futuro, stimolandole a seguire e alimentare la loro passione. Ma è innegabile che il mondo scientifico, storicamente e a lungo appannaggio esclusivo degli uomini, presenti ancora molti ostacoli per le donne, soprattutto per quanto riguarda le opportunità di carriera. A titolo di esempio, nel 2019 le donne sono state il 55% dei laureati all’Università di Padova: una percentuale che scende progressivamente a mano a mano che sale il grado nella struttura gerarchica, fino ad avere appena 830 donne (il 36%) tra i 2.268 docenti dell’ateneo e solo il 24% di donne tra i professori ordinari. Non è più accettabile che una donna, oggi, si trovi ancora a dover scegliere tra vita professionale e vita privata o possa essere in qualunque modo svantaggiata dal suo genere nelle opportunità di carriera. Su questo fronte c’è ancora tanto su cui lavorare».