ROVIGO – Nell’anno delle celebrazioni dantesche per i settecento anni della morte di Dante Alighieri, il Comitato di Rovigo della società Dante Alighieri presieduto da Mirella Rigobello ha proposto nel pomeriggio di lunedì 22 febbraio, in piattaforma Zoom, un percorso di promozione turistico-letteraria ispirato dall’ultimo straordinario lavoro di Giulio Ferroni “L’Italia di Dante” edito dalla Nave di Teseo.
Un viaggio con ospiti illustri come il Segretario Nazionale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi che ha introdotto al percorso e il professor Matteo Santipolo, direttore scientifico del Comitato di Rovigo, che ha ricordato, tra storia e leggenda, il passaggio di Dante nel delta polesano del Po avvenuto nel viaggio di ritorno da Venezia verso Ravenna dove poco dopo è morto.
Partecipanti anche soci dall’Argentina, dal Brasile e da altri Comitati Dante di tutta Italia che hanno potuto condividere un itinerario entusiasmante con Giulio Ferroni, professore emerito della Sapienza di Roma. Un formidabile affabulatore oltre che studioso di profonda erudizione, come riporta una nota della Dante, ha attraversato i luoghi della Commedia di Dante nel Veneto ricordando a memoria i versi del poema, ricostruendo il contesto storico, i personaggi, le vicende e descrivendo i paesaggi del Bel Paese, «Lo giardino dell’Impero, dove ‘l sì suona», con lo sguardo attento di un viaggiatore speciale che sa cogliere le tracce del passato insieme ai segni del presente e ai presagi del futuro.