ROVIGO – Il dialogo tra la musica e le arti visive è una sinestesia con una lunga storia, che si intensifica soprattutto durante la stagione simbolista e delle avanguardie storiche, dal 1880 al 1940 circa, come documenta la mostra di Palazzo Roverella, Vedere la musica. L’arte dal Simbolismo alle avanguardie, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e aperta a Palazzo Roverella fino al 4 luglio.
L’immagine-guida della mostra è La grande porta di Kiev che Vasilij Kandinskij, genio dell’astrattismo, dipinse ispirandosi all’ultimo numero dei Quadri di un’esposizione del compositore russo Modest Musorgskij, come avremo modo di sentire – e di vedere – il 30 giugno alle 21.30 in Piazza Annonaria a Rovigo, nel concerto “multimediale” – promosso e organizzato dalla Fondazione – collegato alla mostra di Palazzo Roverella.
Introdurrà la serata la guida all’ascolto di Paolo Bolpagni, curatore della mostra, storico delle arti e docente al Conservatorio di Pavia.
Il 30 giugno i Quadri di un’esposizione verranno proposti dalla Tiepolo Brass Orchestra diretta da Andrea D’Incà nella spettacolare versione per ottoni e percussioni di Michael Allen, a cui si unirà una videoproiezione di opere esposte in mostra, a partire dai quadri di Kandinskij, che dei Quadri di un’esposizione sono una specie di versione “al quadrato”. Pittura messa in musica e musica messa in pittura, in uno scambio che risveglia le nostre facoltà immaginative.
I Quadri di un’esposizione sono una suite di quindici brani ispirati ai quadri e ai disegni di Viktor Hartmann, pittore e architetto, amico diMusorgskij. Capolavoro della letteratura per pianoforte solo del secondo Ottocento, i Quadri di Musorgskij furono orchestrati nel 1922 da Ravel: la magnifica orchestrazione raveliana decretò il successo internazionale di questa musica, poi trascritta e arrangiata per le formazioni più svariate, fino al celebre concept album di Emerson, Lake & Palmer.
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti.