Adria (RO) – Comune, Biblioteca, Museo e Pro Loco insieme, per la buona riuscita della manifestazione dedicata a Francesco Antonio Bocchi nella Notte Bianca delle Biblioteche. Un evento organizzato per valorizzare, ricordandolo in modo originale, quello che è stato il più grande storico di Adria e del Polesine e uno dei principali artefici del nostro Museo Archeologico Nazionale.
Si è iniziato ai Giardini Zen, con il saluto del primo cittadino Omar Barbierato, seguito da Monica Stefani che ha condotto l’Intervista impossibile a Francesco Antonio Bocchi, impersonato da Claudio Zanforlin del Gruppo teatrale “El tambarelo”. Elena Crepaldi nei panni di Giulia Pagan, ha interpretato l’amore giovanile, molto tormentato, di Francesco Antonio. A curare l’ambientazione con inni patriottici Paolo Ruzza.
La parte più nuova e interessante dell’intervista è stata l’incursione nelle vicende sentimentali giovanili di Francesco Antonio. Dall’amore assolutamente platonico verso Teresina Stoppato a Padova a Giulia Pagan. Alla fine della rappresentazione sono stati raccontati l’incontro e il matrimonio con l’amatissima e celebrata Giacinta Campolongo.
Terminato il primo momento di rievocazione biografica, è iniziato l’itinerario cittadino: partendo dalla Casa natale, in Corso Vittorio Emanuele II, ci si è spostati nei pressi della Biblioteca Comunale. Qui Antonio Giolo ha presentato brevemente la grande produzione edita – più di 70 pubblicazioni piccole e grandi, fra le quali la più nota “Il Polesine di Rovigo” ristampato nel 1974 – e inedita di Francesco Antonio, custodita nella Biblioteca
La passeggiata culturale è proseguita davanti alla vecchia sede del Ginnasio, in Via Francesco Antonio Bocchi, dove lo studente della V Liceo classico, Alberto Poncina, ha letto l’Epigrafe affissa in città alla morte nel 1888 del professore, esaltando la sua attività di 35 anni di insegnamento, ben documentati dal docente Giuseppe Pastega nella sua storia del Ginnasio Liceo Carlo Bocchi.
Il percorso cittadino è terminato in piazza Marino Marin, dove Sandra Bedetti ha argomentato l’”archeologo moderno” Francesco Bocchi. Infine Bocchi, interpretato da Claudio Zanforlin ha letto una poesia riguardante la sua partecipazione alla Società Filolitrica, una società di buongustai, amanti del vino, di cui Francesco è stato un animatore. Ha chiuso il percorso un brindisi tra i presenti.
La serata, che, viste le molte letture dai testi del Bocchi, rientra nel progetto “Adria città che legge”, è stata resa possibile dall’azione sinergica tra l’amministrazione Comunale, la biblioteca Comunale, il Museo Archeologico e la Pro Loco locale, che ha gestito sia le iscrizioni dei partecipanti sia il percorso. Importanti sono stati l’apporto, per la documentazione, di Alessandro Ceccotto e la collaborazione delle Compagnie El Tambarelo e El Canfin e del Circolo del Cinema.