Adria (RO) – La città di Adria, attraverso la Delibera di Giunta n. l60 del 30/09/2020, collabora a un importante progetto di ricerca che inizierà mercoledì 27 ottobre con la campagna di carotaggi archeologici, nei giardini di villa Mecenati, la mattina, e negli spazi esterni del liceo scientifico Galileo, il pomeriggio. Scopo dei carotaggi, comprendere meglio i limiti e le caratteristiche dell’antica Adria, con particolare riferimento alle fasi insediative preromane.
Un’attività che si inserisce nel progetto europeo Value, interreg Italia-Croazia, che mira a valorizzare in sinergia i rispettivi patrimoni ambientali e culturali, per cui l’Ente Parco del Delta del Po avvierà una serie di attività mirate nel parco del Museo Archeologico Nazionale di Adria, con la collaborazione del Museo.
Le attività nel parco del Museo proposte dal progetto VALUE, illustrate lo scorso 9 ottobre presso il museo, riguarderanno l’installazione di alcune infrastrutture ludico didattiche per potenziare l’offerta formativa del Museo e la riqualificazione della recinzione confinante con l’area pubblica.
Il Sindaco Omar Barbierato e l’Assessore Andrea Micheletti, che hanno portato in Giunta la proposta di collaborazione esprimono la loro soddisfazione: «Siamo entusiasti di questo progetto e dell’opportunità che offre all’archeologia della città – afferma il Sindaco Omar Barbierato – ringrazio il Presidente del Parco del Delta del Po, Moreno Gasparini, e la Direzione del Museo per questa rinnovata sinergia, che aggiunge un ulteriore tassello all’attrattiva turistica e culturale della nostra città etrusca».
«Anche questo intervento, che unisce aspetti di ricerca ad aspetti di accessibilità al patrimonio da parte di un pubblico più vasto, si inserisce nella linea programmatica n.43 legata al Turismo – afferma l’assessore Andrea Micheletti – che prevede di PERMETTERE la VISIBILITA’ dei REPERTI ARCHEOLOGICI in sito per valorizzare il patrimonio storico e culturale della città operando di concerto con la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, e con il Museo Archeologico, per realizzare interventi a protezione di reperti, non asportabili, presenti nel sottosuolo».