ROVIGO – Come sarà la nuova Pac e cosa cambierà per gli agricoltori? Mancano meno di 11 mesi all’introduzione della nuova politica agricola comunitaria e l’Associazione Polesana Coldiretti Rovigo ha dedicato un appuntamento on line al tema.
«Il dibattito è iniziato nel 2017 – ha detto in apertura il direttore di Coldiretti Rovigo Silvio Parizzi – e le premesse non erano delle migliori; da allora tante cose sono cambiate e altre verranno meglio definite entro il 30 giugno». Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha infatti presentato a inizio anno il suo Piano Strategico Nazionale per l’attuazione e il coordinamento dei programmi della PAC 2023-2027 alla Commissione Europea. Ora la Commissione avvierà il processo di valutazione di tali piani, che si concluderà a giugno.
Il webinar ha visto la partecipazione di Angelo Frascarelli, docente dell’Università di Perugia al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali, presidente di Ismea, tra i massimi esperti di Pac in Italia che ha illustrato il percorso e i cambiamenti rispetto all’attuale programmazione.
«Il processo decisionale ha subito ritardi – ha affermato Frascarelli – prima dovuti all’elezione del nuovo parlamento europeo, poi per la pandemia. Inoltre, scrivere una nuova Pac con 27 paesi per 5 anni è sempre difficile. Per l’Italia sono previsti 7,1 miliardi di euro l’anno di cui il 51% riguardano i pagamenti diretti. L’Italia perde circa 300 milioni euro l’anno, ma inizialmente il taglio era più grande, data l’esigenza europea di sviluppare anche altre politiche come quella difesa comune. La nuova Pac all’orizzonte ha questi obiettivi: la competitività delle aziende agricole, la salvaguardia dell’ambiente, la conservazione di paesaggi e biodiversità, il sostegno al ricambio generazionale e la digitalizzazione delle imprese, ai quali si aggiunge un obiettivo nuovo che è ‘salute e cibo’. Il futuro sarà inoltre molto legato all’innovazione».
«Da qualche giorno abbiamo già molte certezze sulla nuova Pac – ha proseguito – dopo l’approvazione di 3 regolamenti da parte dell’Ue e la presentazione dell’Italia del suo Piano Strategico Nazionale: un nuovo strumento attraverso il quale l’Italia attuerà tutti gli strumenti della Pac, come i pagamenti, i piano di sviluppo rurale e l’organizzazione dei mercati».
Nel complesso, particolari sostegni sono previsti per la zootecnia, determinate colture come soia e barbabietole, con un occhio particolare agli strumenti di carattere ambientali riassunti nei cosiddetti ecosistemi. Frascarelli ha spiegato quindi nel dettaglio l’architettura della nuova politica agricola e, in conclusione, ha dato l’occasione ai presenti di vedere diverse sintetiche simulazioni per rendere più semplici i nuovi concetti.
A seguire è intervenuto Alessandro Apolito, della Confederazione nazionale Coldiretti che ha affrontato, nello specifico, tutte le azioni dell’attività sindacale di questi anni, ma non solo quelli direttamente legati alla Pac, ma che comunque sposano gli obiettivi futuri per una agricoltura di valore, equa, competitiva e che vada incontro anche alle esigenze dei consumatori.
«La Pac è uno strumento delicato e articolato – ha concluso Carlo Salvan – presidente di Coldiretti Rovigo – il suo filo logico deve tenere conto che ci sono 27 paesi con sistemi agricoli diversi anche al loro interno: pensiamo solo all’Italia come cambia da Nord a Sud. Il panorama che va considerato è più grande di noi e dobbiamo tenere la visuale sempre più aperta. Vista la ritrovata centralità del settore primario con la pandemia e le tensioni internazionali sia politiche che economiche, oggi più che mai l’agricoltore deve essere messo in grado di avere le informazioni e gli strumenti per essere coaperitivo, consapevole di lavorare in uno scenario ormai mondiale e con a fianco la propria associazione di riferimento come Coldiretti».
Coldiretti Rovigo prosegue con altri due appuntamenti di formazione e informazione on line: il 2 febbraio alle 17,30 si terrà un webinar dal titolo “Cover crops e sovesci. Dinamiche ed effetti del loro impiego”, mentre l’8 febbraio si farà un focus sulla coltura della barbabietola da zucchero in collaborazione con Coprob.