ROVIGO – Marta Gasparetto è la nuova Presidente del Sekal Nuovo Basket Rovigo. Nata a Rovigo, dove vive e lavora, si occupa di formazione per i giovani ed è docente di materie matematiche e scientifiche. In gioventù ha praticato atletica, pallavolo, tennis e pure calcetto. A livello dirigenziale, ha già avuto esperienze in altre società di basket polesane e non. Amante della natura, la nuova guida delle Pantere fa parte di gruppi di volontari per il ripristino e mantenimento di aree verdi. Proviene da una famiglia numerosa e quindi conosce bene il potere del “lavoro di squadra”.
Presidente, come mai ha accettato di diventare la nuova guida del Club delle Pantere? «Perché me l’ha chiesto il precedente Presidente, Gionata Morello, di cui ho stima e che mi sta accompagnando in questo mio nuovo ruolo. Ho accettato anche perché amo lo sport e ritengo che sia un motore per la crescita anche morale dei giovani. Poter ricoprire ruolo di Presidente di una realtà che ha già nel proprio DNA questa filosofia mi avvantaggia ed è di stimolo per implementare cose nuove».
Quali sono le sue precedenti esperienze in ambito cestistico? «Non da giocatrice, e me ne rammarico. Mi sono avvicinata a questo meraviglioso sport accompagnando due nipoti agli allenamenti e sono stata subito attratta dalle peculiarità del gioco: rapidità, tecnica, strategia e resilienza. Da allora non me ne sono più staccata, entrando a far parte del Direttivo della Società delle mie nipoti, e per questo le ringrazierò sempre».
Cosa sapeva del Nuovo Basket Rovigo?
«Sentivo parlare di questa squadra maschile di Rovigo che vinceva sia in casa che in trasferta e mi sono incuriosita e ho iniziato a seguirla prima attraverso i social e verso la fine del campionato andando al Palazzetto dove ho visto quanto fosse seguita e con quanto calore».
La Serie C Silver, che è la più importante categoria di pallacanestro della Provincia, è un livello molto impegnativo. Come affronterà questa responsabilità? «È una responsabilità che mi sento di poter affrontare perché sono supportata da dirigenti e non, che mettono a disposizione del loro tempo, con lo spirito giusto per le sfide. Con una buona organizzazione e definizione dei ruoli e degli obiettivi possiamo fare grandi cose».
Anche il settore giovanile del Nuovo Basket Rovigo è in crescita esponenziale. Che importanza avrà il vivaio nella Società da lei rappresentata? «Le squadre giovani e il Minibasket sono fondamentali per dare continuità al nostro movimento e per pensare, anche in collaborazione con altre Società del territorio con le quali già agiamo, di aumentare il numero delle categorie. Ma il valore che io dò ai giovani giocatori è quello di persone da far crescere con la cultura dello sport che significa sacrificio, ricerca dell’obiettivo, ma anche lealtà e altruismo. Tutto ciò sarà frutto del lavoro dei tecnici che verranno scelti anche in questa ottica».
Ha già conosciuto la squadra di dirigenti rossoblù? «Non ancora tutti personalmente. Gionata Morello mi ha introdotto nel gruppo spendendo per ognuno grandi parole e questo mi conforta molto perché avere dei validi collaboratori è fondamentale. Cercherò di dare spazio e libertà di movimento a ognuno di loro».
Quali sono i suoi obiettivi a breve, medio e lungo termine? «A breve termine, conoscere tutti coloro che fanno parte della Società (dai Dirigenti ai genitori dei giovani), ma soprattutto farmi conoscere. Poi muovermi per confermare gli sponsor che hanno permesso il salto di categoria e individuarne di nuovi, perché il mercato acquisti è aperto e una categoria come la C Silver richiede molte risorse. A medio termine intervenire nella organizzazione della Società individuando le criticità e valorizzando i punti di eccellenza. A lungo termine creare nuovi centri Minibasket, aumentare le categorie delle giovanili, ma soprattutto lavorare sui giocatori per una loro crescita tecnica, ma anche personale».
Lei ha già vissuto diverse esperienze in ambito dirigenziale nel settore femminile. Il Nuovo Basket Femminile aprirà anche al basket rosa? «NBR è nata come realtà maschile, ma è presente una componente femminile che si sta cercando di mettere nelle condizioni di poter affrontare un campionato competitivo».
Presidente, diamoci appuntamento fra tre anni. Dove sarà, allora. Il club da lei rappresentato? «Tra tre anni, sperando di condurre ancora NBR, mi piacerebbe gioire per la prima squadra in Serie B».
Come concludiamo questa prima intervista? «Vorrei che il Club percepisse da questa mia “discesa in campo” una ventata di novità. Come si sa, le cose nuove portano sempre uno smarrimento iniziale, ma poi subentra la volontà di fare meglio e questo mi aspetto da tutti, giocatori compresi, e tutti assieme. Questa è la forza del gruppo. Non posso concludere senza ringraziare Gionata, promettendogli che farò in modo di prolungare il suo sogno».