VENEZIA – «La nomina di Carlo Salvan alla guida del Consorzio Agrario Nord Est è il giusto passaggio di testimone per continuare nel processo di costruzione della più importante piattaforma del Paese per la protezione, lo sviluppo e il futuro delle imprese agricole». Coldiretti Veneto si complimenta con il nuovo Presidente sottolineando il lavoro profuso in questo periodo con l’obiettivo comune di portare nuove opportunità di investimento al territorio grazie a sinergie virtuose, economie di scala, strategie su larga scala. Obiettivi verso i quali gli imprenditori guardano con grande attesa e fiducia – aggiunge Coldiretti Veneto.
Carlo Salvan, polesano, laureato in giurisprudenza, è imprenditore agricolo biologico. 37 anni sposato, padre di due figli, oltre a presiedere la sede provinciale di Coldiretti Rovigo è vicepresidente regionale di Coldiretti e membro del Consiglio di amministrazione della Coprob, l’associazione dei produttori bieticoli.
Il Consorzio Agrario del Nord Est è punto di riferimento per oltre 60 mila imprese agricole venete e di altre regioni. I valori parlano di una realtà economica in salute grazie anche allo stoccaggio dei cereali dove 33 magazzini totali, 128 silos e 22 colonne di essiccazione possono contenere oltre 8milioni di quintali grano tenero e duro, mais, soia, girasole, colza. Vanto per la cerealicoltura e l’indotto una serie di certificazioni che coinvolgono modelli ecosostenibili dall’ogm free al bio fino alla garanzia della filiera Made in Italy. Una presenza strategica sul territorio che interessa proprio la vocazione ai seminativi e grandi colture tuttora principale indirizzo agronomico degli imprenditori agricoli regionali.
«Il rilancio del ruolo dei Consorzi Agrari è oggi legato ad una strategia che richiede una pianificazione nel medio lungo periodo – spiega Coldiretti Veneto – proponendo di realizzare alcuni obiettivi fondamentali: formazione, ricerca, offerta dei servizi e attenzione alle filiere e ai territori. Nell’ottica di una crescita strategica imprenditoriale l’ente consortile punta a sostenere le tecnologie applicate a processi di produzione efficienti e competitivi».
«L’agricoltura di precisione da sviluppare in collaborazione con Sis e la ricerca assistita in materia di genetica ecologica – conclude Coldiretti Veneto – possono acquisire i consorzi agrari tra i protagonisti alla guida delle imprese verso le sfide aperte nell’Unione europea in coerenza con la riforma della politica comune che richiede sostenibilità anche in risposta alla crisi climatica. Un modo di operare che mette, a sua volta, al centro della filiera l‘impresa agricola e pretende una diversa professionalità nella predisposizione di contratti per ridurre posizioni di debolezza e acquisire maggior valore aggiunto ai prodotti della coltivazione e dell’allevamento. In questo quadro i Consorzi Agrari possono dare molto al sistema Italia».