Fratta Polesine (RO) – Tra ville e giardini edizione 2022, la rassegna di spettacolo di Provincia di Rovigo, Regione del Veneto, Fondazione Cariparo ed Ente Rovigo Festival, chiude il cartellone artistico venerdì 19 agosto, alle 21.30, nella più prestigiosa villa veneta della provincia, Villa Badoer di Fratta Polesine, con un evento musicale unico in Veneto. Il concerto autobiografico “Non perderti niente” del cantautore romano Luca Barbarossa, che torna a imbracciare la chitarra dal vivo, nel suo nuovo tour estivo, prima volta in Polesine e unica data regionale. Biglietti su www.diyticket.it. Info: www.enterovigofestival.it. Questo live vuol essere un racconto in musica della sua vita e della sua carriera: una sorta di colonna sonora dell’omonimo romanzo autobiografico “Non perderti niente”, che l’artista ha pubblicato nel 2021 per Mondadori, in occasione del 60esimo compleanno. Per il pubblico è un elettrizzante concerto pop, che unisce un paio di generazioni, rimanda all’immaginario collettivo dei fantastici anni Ottanta e richiama tanti brani che hanno risuonato per tre decenni, o giù di lì, dalle classifiche musicali, dai palchi di Sanremo, dalle radio e dai concertoni del primo maggio.
La line-up del live è elettro-acustico-cantautorale, che lascia spazio al folk romanesco che ci si può aspettare dall’autore dell’album “Roma è de tutti” (2018), proverbiale il suo attaccamento alla città eterna. Voce e chitarra, Luca Barbarossa; ad accompagnarlo, direttamente dal programma radiofonico Radio 2 social club ci sono Stefano Cenci alle tastiere e Claudio Trippa, alla chitarra. Il racconto musicale ripercorre le tappe della sua carriera che s’intrecciano con la storia collettiva, narrate anche nel libro “Non perderti niente”. La gavetta come cantante di strada, chitarra a tracolla, a cantare a Piazza Navona, un repertorio folk americano e di cantautori italiani. Correva il 1981, quando il ragazzo con la chitarra, già vincitore l’anno prima del Voci nuove di Castocaro, sbaragliò i big di Sanremo arrivando quarto assoluto, e primo tra i giovani, con “Roma spogliata” (doppio disco di platino): versione bon ton di quella “Roma puttana”, scritto sui banchi di scuola nell’ora di italiano. A settembre esce il suo primo album, Luca Barbarossa, prodotto da Shel Shapiro; a fine anno parte in tournée come spalla di Riccardo Cocciante. Poi una serie di singoli e l’apprezzato “Via Margutta” (1986). Intanto entra a far parte della Nazionale italiana cantanti di Gianni Morandi e Mogol. Con l’album “Come dentro un film” (1987) vince Un disco per l’estate a Saint Vincent ed il 45 giri estratto, Roberto, vince come miglior canzone. L’apice del successo arriva sul finire degli anni Ottanta: “L’amore rubato” è terza a Sanremo 1988 e l’album “Non tutti gli uomini” vende 350 mila copie (doppio disco di platino). Nello stesso anno, Luca Barbarossa rappresenta l’Italia all’Eurovision song contest con “Ti scrivo (vivo)”. Il 1989 è scolpito in ogni lettore come l’anno della caduta del muro di Berlino. Il quarto album di inediti “Al di là del muro” (disco di platino) anticipa gli eventi e contiene il brano Mandela, liberamente tratto dalle lettere dal carcere del leader sudafricano, che verrà liberato di lì a poco. Il 1992 è l’anno del trionfo a Sanremo con “Portami a ballare” (platino). Gli anni Novanta sono fatti di partecipazioni al Festival della canzone italiana e al Festivalbar; di collaborazioni importanti anche come autore (Luciano Pavarotti, Gianni Morandi, Tosca, Fiorella Mannoia, per citarne alcuni) e di cambio di visione: fonda un proprio studio di registrazione e l’etichetta Margutta86. Gli anni Duemila scoprono la seconda vita di Luca Barbarossa, nel teatro e, soprattutto, nella radio, di cui è ormai una star. Nel 2008, infatti, va in tournée con Neri Marcorè con lo spettacolo “Attenti a quei due” e comincia la co-conduzione radiofonica a Rai radio 1 di “Tornando a casa” con Enrica Bonaccorti. Dal 2010 diventa una delle voci più apprezzate della conduzione radiofonica, protagonista del fortunato programma Radio 2 social club, un contenitore quotidiano di musica dal vivo dove si incontra il fior fiore di artisti italiani, che va anche in video su Rai due. Quest’anno Luca Barbarossa è tornato alla grande a suonare dal vivo, partecipando al Concerto del Primo maggio insieme agli Extraliscio, col brano scritto da lui “È così”.
Tra Ville e Giardini XXIII – itinerario di musica, teatro e danza nelle ville e nelle corti del Polesine, è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo in ambito RetEventi, co-finanziata da Regione del Veneto, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la partnership dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Porto Tolle, Rovigo.