ROVIGO – È calato il sipario sulla applauditissima 23^ stagione del “Teatro delle Regioni”, il cui successo non conosce battute d’arresto. Nove gli appuntamenti andati in scena dal 20 luglio al 15 agosto nella suggestiva cornice del Monastero degli Olivetani di Rovigo. L’edizione 2022 ha offerto al numeroso pubblico presente un cartellone ricco e variegato, composto da cinque spettacoli di prosa, tre serate dedicate alle fiabe per bambini e un grande show finale all’insegna del cabaret. Il tutto all’insegna della qualità e del divertimento.
L’evento conclusivo, andato in scena la sera di Ferragosto, ha avuto per protagonisti Marco e Pippo, l’unico duo che è un trio, con i talentuosi Marco Zuin, Filippo Borille e Gaetano Ruocco Guadagno che hanno portato in scena lo spettacolo “Simpi the best”. Per i tre comici, ormai fenomeno-cult della nostra regione, è stato un vero e proprio tripudio tra gli applausi del pubblico. Uno show di divertentissime e originali battute incalzanti che non ha lasciato tregua alle risate, incassando il sold out.
Nel corso della serata si è svolta anche la cerimonia di assegnazione del Premio “Xanto Avelli”, dedicato al celeberrimo maiolicaro rinascimentale rodigino, al quale è dedicata una sezione del Museo dei Grandi Fiumi e le cui opere sono conservate nei più prestigiosi musei del mondo. Dallo scorso anno a Xanto Avelli è dedicato il premio che, su segnalazione delle preferenze del pubblico, viene assegnato alle compagnie che si sono distinte con le loro rappresentazioni durante la rassegna.
La speciale classifica ha visto quest’anno assegnare il primo premio, la riproduzione dell’opera “Ero e Leandro” esposta nella sezione Rinascimentale del Museo dei Grandi Fiumi, al Teatro delle Arance di San Donà di Piave (VE) che ha presentato la esilarante commedia La casa in tel canal, con Giovanna Digito.
Al secondo posto si è classificata la Compagnia teatrale “Teatro fuori rotta” di Padova, che ha portato in scena Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand, adattamento e regia di Gioele Peccenini.
A conquistare la terza posizione, il Gruppo “Il Gabbiano” di Trieste che si è esibita nella brillante commedia Deme Pase…! da “Un’ora di tranquillità” di Florian Zeller, adattamento in dialetto triestino di Monica Parmegiani, regia di Riccardo Fortuna. I riconoscimenti sono stati consegnati da Roberto Tovo, assessore alla cultura del Comune di Rovigo; Giuseppina Papa, vicepresidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo; Mario Andriotto, componente del CdA della Fondazione Rovigo Cultura.
Applausi da parte del pubblico alle altre due compagnie partecipanti alla rassegna: il Gruppo Teatrale “Don Bosco” di Varazze (Savona), che ha portato in scena la commedia brillante Una notte d’inferno di Luciano Borsarelli, e La Bottega dei Rebardò di Roma, che ha presentato Una volta nella vita di Gianni Clementi, le quali, sebbene molto apprezzate, non sono riuscite a classificarsi nelle tre prime posizioni.
La rassegna Teatro delle Regioni, organizzata dal gruppo teatrale “Il Mosaico” e realizzata grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, della Fondazione Rovigo Cultura e della Banca del Veneto Centrale, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Rovigo e della Regione Veneto, è ormai riconosciuta come uno degli appuntamenti più importanti dell’estate rodigina ed ha attratto un pubblico numeroso e affezionato che ha seguito con attenzione le nove serate, rivelatesi adatte agli spettatori di tutte le età.
Sotto la guida del direttore artistico Emilio Zenato, la rassegna ha, infatti, proposto spettacoli estremamente diversi tra loro in quanto a linguaggi e tecniche utilizzate, ma tutti accomunati da fondamentali elementi indispensabili alla formazione del gusto, al divertimento e allo stupore: poesia, musica, colore, ritmo. Nel complesso, un convincente ventaglio di proposte capaci di emozionare, far sorridere e riflettere, celebrando, ancora una volta, la forza e la magia del teatro sotto le stelle.
Sul palco si sono avvicendate compagnie estremamente professionali e interpreti di grande talento, per i quali la connotazione di “teatro amatoriale” è senz’altro limitativa, dettata più dalla consuetudine che dai risultati artistici espressi.
Il pubblico ha particolarmente apprezzato la possibilità, con l’acquisto del biglietto, di poter effettuare visite guidate alle sezioni del Museo prima dell’inizio degli spettacoli di prosa.
L’edizione del Teatro delle Regioni targata 2022 è cresciuta sull’onda dell’esperienza degli anni passati, trovando nella commedia leggera la chiave del successo che ha fatto sì che crescesse in maniera complessiva il numero delle persone che hanno assistito almeno a uno spettacolo della rassegna. L’estate rodigina non può prescindere, oramai, da questa manifestazione divenuta un luogo di incontro, aggregazione e crescita culturale, in grado di richiamare l’attenzione del pubblico dell’intero Polesine.