ROVIGO – Non poteva essere che il suono del violoncello ad aprire la conferenza stampa di Rovigo Cello City 2022, il festival internazionale di questo strumento, giunto ormai alla sua nona edizione, che martedì 30 agosto si è svolta al Salone d’onore di Palazzo Nodari, alla presenza del Prefetto, del Sindaco, dell’Assessore Tovo, nonché dei rappresentanti delle fondazioni bancarie e delle massime istituzioni culturali cittadine.
Luca Giovannini e Marco Venturini, due talentuosi ex allievi del Maestro Luca Simoncini, hanno incantato i presenti con l’esecuzione della Sonata X in sol maggiore di Jean-Baptiste Barriere. Poi, è stata la volta della presentazione nel dettaglio del programma da parte del suo Direttore Artistico Gerardo Felisatti e del Presidente dell’Associazione Musicale “F. Venezze” Massimo Contiero.
Un festival che è la dimostrazione del valore della scuola violoncellistica rodigina, che, grazie all’instancabile e appassionata attività didattica di Luca Simoncini, diretto erede della grande scuola di Franco Rossi, ha formato e continua a educare generazioni di violoncellisti in carriera, primo fra tutti quel Luigi Puxeddu, che di Rovigo Cello City è stato il fondatore, e che ormai da anni è il titolare a fianco del suo maestro dell’altra cattedra di violoncello al Conservatorio di Rovigo, nonché Direttore Artistico del Teatro Sociale.
Un festival che non è soltanto un’antologia di concerti di altissimo livello, perché è nato in primo luogo come palestra per i giovani violoncellisti, che durante il festival possono avere lezioni dai massimi solisti a livello internazionale, e insieme collaborare con loro nella preparazione delle esibizioni concertistiche in cartellone. Questo primario aspetto didattico e formativo del festival è stato sottolineato e particolarmente apprezzato dal Sindaco Gaffeo, che ha definito Rovigo Cello City una realtà di eccellenza, e non solo a livello locale, ma addirittura proiettata oltre i confini italiani, e per questo sostenuta con entusiasmo e convinzione dall’amministrazione comunale.
Sempre a questo proposito, il Direttore Artistico Felisatti nel suo esaustivo intervento ha sottolineato che le parole chiave per definire questa edizione del festival sono “partnership per la qualità artistica”. Infatti, oltre alla pluriennale e fruttuosa collaborazione con Asolo Musica, il Maestro Felisatti rivela che «quest’anno, innanzitutto, c’è una nuova, prestigiosa sinergia con il Cello Biennale di Amsterdam, il Festival del violoncello più celebre d’Europa, che farà ascoltare a Rovigo il suo Quintetto ufficiale di Violoncelli, e insieme garantirà negli anni futuri di far suonare a Rovigo quei talenti che risulteranno vincitori del National Cello Competition».
«Poi – prosegue Felisatti – c’è il Festival Internazionale di Musica di Ascoli Piceno, che ospiterà un concerto dei nostri migliori allievi, e ancora il Festival Internazionale di Pianoforte “Bartolomeo Cristofori” di Padova, promotore di uno dei concerti in programma, che vede due giovani violoncellisti, Tobias Ingrosso e Michele Ballo, affiancati ad un solista famoso, come il pianista Roberto Prosseda, e all’Ensemble Vivaldi, costituito dalle prime parti dei Solisti Veneti. Un ulteriore legame è stato avviato con il Centro Studi “Luigi Boccherini” di Lucca, in collaborazione alla Masterclass del Maestro Puxeddu, che alle Sonate di Boccherini ha dedicato un’incisione discografica pluripremiata».
Come ha sottolineato il Maestro Contiero, anche questa edizione del festival prevede appuntamenti di grande prestigio e sicuro interesse, che non sono da meno a quelli programmati nelle stagioni di punta delle capitali culturali del nostro paese.
Ecco le guest star di Rovigo Cello City 2022: in primo luogo, Johannes Moser (vincitore del Premio Tchaikovsky, Diapason d’Oro nelle sue incisioni discografiche), che sarà il protagonista sia del concerto inaugurale, insieme alla nota pianista Gloria Campaner, sia di un appuntamento anticonvenzionale, un concerto per Violoncello elettrico solo, che si svolgerà presso il Chiostro del Museo dei Grandi Fiumi, durante il quale gli spettatori vivranno un’esperienza unica di spazialità sonora.
A conclusione del festival, sarà la volta di Massimo Polidori (Primo Violoncello del Teatro alla Scala), in un concerto pot-pourri con I Violoncelli di Rovigo Cello City ed altri due brillanti solisti, la rodigina Margherita Bassani, prima arpa dell’Orchestra Rai di Torino, e il trentenne violinista colombiano William Chiquito, primo violino dell’emergente Quartetto Henao. Inoltre, non potevano mancare un giovane solista dal sicuro avvenire, come Ettore Pagano (recente vincitore del Premio Khachaturian 2022), e un concerto dedicato al magistero di Luca Simoncini e di tre suoi importanti allievi: Luca Giovannini, Marco Venturini (al posto di Luigi Puxeddu, che per motivi personali non potrà partecipare al concerto) e Francesco Ferrarini.
A completare questa virtuosa antologia, altri quattro appuntamenti pomeridiani di sicuro interesse: “Violoncello e Poesia”, in collaborazione con la casa editrice “Il Ponte del Sale” all’Accademia dei Concordi, dove si svolgerà anche la conferenza-concerto di Nicoletta Confalone che, nella consueta doppia veste di autrice e voce recitante, narrerà al pubblico le affascinanti connessioni tra il mondo della chitarra e del violoncello, coadiuvata da Federica Artuso alla chitarra ed Elisa Fassetta al violoncello, e infine due appuntamenti in Chiesa del Cristo con le Sonate di Boccherini, suonate dagli allievi della master a ciò dedicata, allietati da un aperitivo finale, offerto dal Caffè Borsari.
L’altro appuntamento goloso è ormai una consuetudine: si tratta del gelato al gusto Violoncello creato dalla gelateria Godot. Che verrà offerto per l’intera durata del Festival a chi dirà la parola d’ordine: “la – re – sol – do”, ovvero il nome delle corde a vuoto del Violoncello.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per la presentazione del nuovo Presidente dell’Associazione Musicale “F. Venezze”, il Maestro Contiero, che si è detto non solo onorato per il prestigio dell’incarico, ma anche profondamente emozionato, perché tante tappe della sua carriera di musicista sono legate al Venezze: il primo concerto a cui assistette era organizzato proprio dall’Associazione Venezze, ed il Conservatorio, che dall’Associazione è nato, lo ha visto prima allievo, poi docente di pianoforte principale, e infine direttore.
Dunque, non resta che far partire il conto alla rovescia ed attendere domenica 4 settembre, con l’inaugurazione del festival, che incorona Rovigo per una settimana come capitale del violoncello.
Per partecipare a tutti i concerti ed eventi l’ingresso è libero, ma è possibile prenotare il posto a sedere (fino ad esaurimento della disponibilità) al costo di € 5,00 per i soci dell’Associazione Musicale “F. Venezze” e gli studenti del Conservatorio e di € 10,00 per i non soci. È possibile prenotare gli eventi dal 25/08 alle ore 10,00 fino ad un’ora prima di ogni spettacolo, tramite il sito www.rovigocellocity.it , scrivendo a prenotazioni@rovigocellocity.it, oppure chiamando tutti i giorni (esclusa la domenica) ore 10-12 / 15-16 al numero 0425/21405 o al numero 3791322543. Per l’accesso in sala verrà applicata la normativa Covid-19 pro tempore vigente, e rimane comunque raccomandato l’uso della mascherina. Per tutte le informazioni e per rimanere aggiornati sulle attività, visitare il sito web www.rovigocellocity.it o i canali social Facebook ed Instagram del Festival.
La Stagione ha il patrocinio del Comune di Rovigo, della Fondazione per lo Sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale di Asolo Musica e del Festival Bartolomeo Cristofori, ed è resa possibile grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, di Fondazione Banca del Monte di Rovigo, di Bancadria Colli Euganei, della Regione del Veneto, di ASM-SET, del Rotary Club Rovigo, della Fondazione Rovigo Cultura e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oltre che in collaborazione con il Conservatorio F. Venezze e con l’Accademia dei Concordi.