ROVIGO – Alle 3 del mattino di domani, domenica 30 ottobre, cambia l’orario: si dorme un’ora in più, ma se ne perde una di luce, i pomeriggi saranno più brevi. I dispositivi digitali come smartphone, smartwatch, pc, tablet e console si aggiorneranno in maniera automatica (nel dubbio, controllare non fa male), mentre dovremo ricordarci di tirare manualmente un’ora indietro le lancette dei “vecchi” dispositivi analogici.
Con il ritorno dell’ora solare, dunque, le giornate si accorceranno ulteriormente, con un picco negativo il 21 dicembre, quando il sole in Italia sorgerà in media alle 7,40 circa per tramontare alle 16,40 circa. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo: poi si tornerà all’ora legale nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023.
Perché si usano ora solare e ora legale? L’ora legale, a differenza di quella solare, serve per guadagnare luce diurna e in Italia fu introdotta nel 1916, con il decreto legislativo 631: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata in modo definitivo con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente. L’ora legale consente un risparmio dello 0,2% sul consumo di energia elettrica. Tuttavia, se l’ora legale restasse in vigore tutto l’anno, avremmo albe molto buie e meno ore di luce alla mattina. Di contro più luce la sera e le giornate potrebbero sembrare più lunghe.
Non tutti i Paesi del mondo hanno deciso di seguire la convenzione dell’ora legale. Alcuni l’hanno adottata in passato ma l’hanno abbandonata, altri addirittura seguono sempre l’ora legale e hanno sospeso l’ora solare. Il Parlamento europeo si è pronunciato in favore della sua abolizione, permettendo ai singoli Stati di scegliere se adottare l’ora solare o l’ora legale come fuso orario definitivo.
L’Italia ha detto no! Nel nostro Paese, infatti, per ora resterà ancora in vigore il doppio orario: il governo italiano ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale, senza variazioni.
Qualche consiglio per non accusare troppo il cambio dell’ora. Primo fra tutti: andare a dormire un po’ prima e alzarsi presto per almeno due settimane, così da far adattare gradualmente il fisico. E poi non sottovalutare l’alimentazione. Almeno nei primi giorni, evitare di sera cibi che contengono molto sodio e bevande come tè e caffè. Meglio tisane rilassanti.