ROVIGO – L’edizione numero 72 della “Giornata provinciale del Ringraziamento” organizzata da Coldiretti Rovigo si è tenuta domenica 20 novembre nel capoluogo polesano. Presenti tantissime figure istituzionali, politiche e civili del territorio: oltre all’immancabile presenza dell’organizzazione sindacale agricola, dai soci al consiglio provinciale passando per i dipendenti della struttura, erano presenti ai vari momenti assessore e consiglieri regionali, sindaci, assessori e consiglieri comunali da tutto il Polesine con le loro fasce tricolori, rappresentanti delle forze dell’ordine, della bonifica e anche degli istituti di credito.
Il primo momento istituzionale si è tenuto in sala consigliare alla presenza del sindaco Edoardo Gaffeo, l’europarlamentare Paola Ghidoni, del senatore Bartolomeo Amidei, la consigliera regionale Laura Cestari, il presidente della provincia Enrico Ferrarese e la dirigenza Coldiretti capitanata dal direttore Silvio Parizzi e dal presidente Carlo Salvan e il Vescovo Pierantonio Pavanello. Alle 11 si è tenuta la messa in Duomo celebrata dal vescovo Pavanello e dal consigliere ecclesiastico Don Carlo Marcello.
Al termine della celebrazione liturgica è stato consegnato il premio San Martino. Infine, sono stati benedetti i trattori e le macchine agricole schierate in tutto il Corso del Popolo. Al ricevimento, gestito dalla scuola alberghiera Cipriani di Adria con i prodotti delle aziende agricole del territorio, è poi arrivato anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari e altre autorità civili e politiche.
Il consiglio provinciale della Coldiretti di Rovigo ha istituito dal 2005 il “Premio San Martino” che viene assegnato, ogni anno, nell’ambito della Giornata Provinciale del Ringraziamento a persone o enti che si sono distinti nel segno della solidarietà e della devozione verso il prossimo, intervenendo concretamente in favore di chi soffre. Quest’anno, il consiglio provinciale ha deliberato di assegnare il premio all’associazione ‘Amici di Elena odv’ di Rovigo, ritirato dal presidente Alberto Roccato, “per la lodevole attività di assistenza, formazione e riabilitazione dei vostri ragazzi e di sostegno alle loro famiglie. Questo gesto testimonia il nostro riconoscimento e ringraziamento verso tutti coloro che operano quotidianamente e con passione in questa realtà”.
Il cibo sintetico sta facendo capolino nel mondo reale: da qui può partire la riflessione di quest’ultima giornata provinciale del Ringraziamento. Il nostro Paese, tanto quanto il Polesine, è una terra che detiene un patrimonio agroalimentare inestimabile attaccato su più fronti dalle crisi di mercato, la speculazione dei prezzi, il cambiamento climatico e non da ultimo la minaccia dell’arrivo sulle nostre tavole del cibo creato in provetta.
Le varie istituzioni che hanno preso parola nel corso della manifestazione hanno promesso di collaborare e contribuire alla valorizzazione del territorio e della terra, non solo durante le celebrazioni, ma tutti i giorni. La terra ci ha dato tanto e lo stesso dobbiamo permettere alle generazioni che abiteranno e lavoreranno nel futuro: noi siamo ospiti dell’oggi, ma abbiamo la responsabilità di preoccuparci del futuro e delle sfide perché non siamo i padroni assoluti di questo mondo. E come ci insegna il Credo e la Chiesa, dobbiamo attingere le motivazioni dai testi sacri, mettere da parte il nostro personale interesse e metterci alla prova per il bene comune.
«Il cibo sintetico non è il futuro che vogliamo – ha commentato la giornata Salvan – e oggi con la passione, il duro e silenzioso lavoro dei nostri soci e dei dirigenti, abbiamo dimostrato cosa può fare il mondo agricolo. Lo abbiamo mostrato alla città, agli amministratori, agli enti: l’agricoltura è sviluppo, l’agricoltura è valore e valori, non è più una Cenerentola dei settori economici, ma fondamentale per la sopravvivenza, da promuovere e da preservare, a tutti i livelli istituzionali, ma anche da parte dei cittadini che ogni giorno scelgono cosa mettere nel carrello».