ROVIGO – La solidarietà attraverso la voce: sono Francia e Italia a fare da capofila in Europa, grazie al Lions Club International, nella diffusione del Libro Parlato. A presentare questa iniziativa, lunedì 9 gennaio, è stata Jocelyne Cacciali, presidente della Biblioteca sonora di Saint Brieuc (Bretagna) da lei costituita nel 2018 e responsabile di 11 biblioteche della regione dell’ovest Bretagna, nonché socia Lions e Past Governatore dei Dipartimenti dell’ovest della Francia. L’incontro “Biblioteche sonore. Nascita e diffusione in Francia” è stato organizzato e promosso dal comitato rodigino della Dante Alighieri in collaborazione con il Lions Club della città.
«Da circa 50 anni – le parole della relatrice – nel mio Paese si è diffusa la possibilità di donare la propria voce in modo volontario per poter agevolare la lettura e lo studio a chi ne sia impossibilitato. La prima Biblioteca del Suono è stata creata a Lille nel 1972 da Charles-Paul Wannebroucq, oftalmologo, con l’aiuto del Lions Club del Centro di Lille di cui era membro. Nacque così l’Association des Donneurs de Voix, cui seguì la creazione di nuove Biblioteche Sonore nel Nord della Francia, poi a Parigi, Bordeaux, Tolosa, fino a contare più di cento associazioni su tutto il territorio metropolitano. Riconosciuta come attività di pubblica utilità nel 1977, l’Association des Donneurs de Voix è ufficialmente associata al servizio pubblico di lettura e cultura».
Insieme alla Francia, sempre grazie ai Lions Club, anche l’Italia è da quasi 50 anni protagonista nell’assistenza alle persone con difficoltà di lettura. Se i francesi eccellono per numero di audiolibri disponibili, “Abbiamo un repertorio di 127.000 libri e 50 riviste, che viene sistematicamente aggiornato grazie a 150 club dislocati in tutta la Nazione che si occupano di questa attività”, ha sottolineato Jocelyn Cacciali, in Italia dal 2016 è l’innovazione tecnologica a caratterizzare questo utilissimo servizio. Infatti, grazie al Service App Libro Parlato Lions, resosi autonomo nel 2018 grazie al Distretto 108ta3 e al Club di San Donà di Piave, «non solo gli utenti possono fruire degli audiolibri direttamente dal loro smartphone o tablet in modo del tutto gratuito – spiega il Coordinatore del Service Andrea Mazzanti, anche lui relatore dell’incontro – ma i nostri oltre 300 donatori di voce dislocati su tutto il territorio italiano, possono registrare da casa mediante la stessa App la propria voce». In questo modo si è potuto superare il problema dei costi di produzione dei supporti e dei lettori e delle spese di spedizione dei materiali, rendendo più efficiente il servizio.
«Grazie a questi strumenti innovativi – conclude Mazzanti – non solo possiamo raggiungere facilmente gli iscritti con difficoltà di lettura ma soprattutto, tramite convenzioni gratuite, permettiamo agli ospedali (tra cui l’AULSS5 di Rovigo) e alle case di riposo per anziani di dare ai loro assistiti libero accesso al nostro catalogo di oltre 20 mila audiolibri».
Questo nuovo modo di erogare il servizio ha poi permesso di stipulare moltissime convenzioni con gli Istituti scolastici (attualmente un centinaio) che, oltre a permettere l’ascolto degli audiolibri in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Russo, Cinese, Ucraino, Greco, Greco Antico e Latin, agli studenti dislessici e con diagnosi di DSA, coinvolgono i giovani in specifici PCTO (ex alternanza scuola lavoro), attività sicure da svolgere on-line grazie alle quali loro stessi diventano donatori di voce a favore dei propri compagni di scuola e degli oltre 14 mila utenti italiani che beneficiano del servizio.