ROVIGO – La sala della Gran Guardia di Rovigo è pronta ad accogliere, sabato 4 marzo alle ore 18, l’inaugurazione, della mostra “Linee: corpo, ombra e luce“, di Carlo Bragagnolo.
«Linee è un progetto fotografico che ha preso forma nel 2008, come studio della luce-ombra su di un corpo, quello femminile – spiega Carlo Bragagnolo – In questo lento percorso d’indagine, alcune fotografie rappresentano volumi assestanti, con la precisa volontà di stimolare l’osservatore a ricercare e riflettere su una visione altra. Lo scopo è dare uno strumento per interpretare la realtà e immaginare l’insieme obbligando al raccoglimento ed alla riflessione per cogliere il tutto. In uno scorrere lento, immagine dopo immagine, la donna viene rappresentata con estremo rispetto e, quasi con un pudore, nell’osservare ne viene evidenziata la sua bellezza e morbidezza. Attraverso un attento uso del bianco e nero sul corpo femminile si scrive una partitura di linee ed ombre come una melodia che regala gentilezza alle forme corporee».
«Quei tagli di luce – prosegue Bragagnolo – diventano quasi un abito, un vestito essenziale fatto di “linee”. Solo alla fine del percorso costruito come viaggio visivo e sensoriale, si potrà approdare all’intero soggetto. Solo allora, volutamente, l’autore lascerà intravedere la forma completa della sua indagine, la foto conclusiva della femminilità nella sua più particolare espressione, la maternità. È questo un omaggio alla donna di ieri, oggi e domani».
Carlo Bragagnolo è anche documentarista e operatore di ripresa, oltre che fotografo freelance. Nato a Castelfranco Veneto, l’1 settembre 1949 è residente a Loria. Ha iniziato la sua attività come reporter fotografo nel 1972, viaggiando in autostop sino a Katmandù (Nepal), e ritornando per conto di un’agenzia di diffusione generica francese Ufp. È passato alla macchina da presa per cercare nuovi stimoli e grazie a questo inizierà a girare il mondo alla ricerca di persone e di storie. È anche docente di tecnica di ripresa e fotografia presso istituto professionale Irigem e presidente dell’Associazione Culturale Puk di Castelfranco Veneto. Tiene corsi di fotografia e di ripresa, con particolare attenzione alla fotografa analogica ed alla fotografia di un tempo: la tecnica del collodio, con banchi ottici di quel periodo (1850). Dimostrare che anche in situazioni al limite si possono fare delle cose importanti è una delle sue sfide: presso la Cooperativa L’incontro ha realizzato un laboratorio con gli ospiti del centro, affetti da disagio mentale, per la realizzazione di una riproduzione, in legno e tela, dell’aereo Tiger Moth, copia del 1920. È un biposto in tandem, biplano perfettamente funzionante. Non ha mai voluto partecipare a concorsi ma i suoi lavori hanno vinto dei premi internazionali a Vancouver ed a Kyoto.
La mostra “Linee: corpo, ombra e luce”, resterà aperta fino al 19 marzo, con i seguenti orari: dal martedì alla domenica 10 – 12.30, dal lunedì alla domenica 16 – 19.30. Sarà chiusa al pubblico i lunedì mattina e la mattina di sabato 11 e 19, per svolgimento workshop. L’ingresso è gratuito. L’iniziativa è promossa da Associazione Culturale Leonardo da Vinci, in collaborazione con la Pro Loco Città di Rovigo A.P.S, con il patrocinio del Comune di Rovigo Commissione Pari Opportunità e della Provincia, più il sostegno di Cmt Srl Rovigo e Pop Out.
La mostra ha anche alcuni eventi collaterali. Mercoledì 8 marzo alle 18.30 “Femminili dissolvenze: il mito di Medea e Arianna”, lettura scenica di Adriano Baccaglini, con Adriano Baccaglini, Miranda Greggio, Elena Brigo, gioielli contemporanei di Miranda Greggio. Ingresso su prenotazione sino ad esaurimento posti.
Sabato 11 marzo e domenica 19 marzo, dalle 9 alle 13, workshop fotografico con Carlo Bragagnolo.
Iscrizione sino ad esaurimento posti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, spedire un sms al numero 3351487556 (anche WhatsApp), oppure scrivere una mail all’indirizzo info@associazioneleonardodavinci.it