Longare (VI) – «I dati dell’esercizio 2022 – commenta Gaetano Marangoni, presidente di Banca del Veneto Centrale – confermano la solidità, la crescita patrimoniale e la vicinanza della banca alle famiglie e alle imprese del territorio. L’importante utile è già al netto di tutte le operazioni di beneficienza e mutualità che l’istituto riversa alle comunità locali. L’ultima iniziativa ha visto beneficiari gli ospedali della zona di competenza con contributi in conto capitale per acquisto di macchinari ed attrezzature».
L’utile netto, iscritto nel bilancio 2022 e approvato dal consiglio di amministrazione, ammonta a oltre 20 milioni (+18%). L’assemblea sociale per l’approvazione del bilancio è prevista in presenza per sabato 20 maggio presso la Fiera di Vicenza.
Il margine di interesse è sensibilmente aumentato (+35%) superando i 60 milioni. La crescita è stata registrata sia sul portafoglio titoli di proprietà, per il fatto di aver investito in titoli indicizzati all’inflazione, sia sui crediti alla clientela, per la crescita degli stessi e per l’innalzamento dei tassi di interesse.
Le commissioni nette hanno sfiorato i 29 milioni, in aumento del 4,53%, con particolare evidenza del comparto bancassicurazione e delle commissioni attive per distribuzione di prodotti di terzi e per servizi di pagamento.
La raccolta complessiva è aumentata dell’1,85% attestandosi a 3,25 miliardi. In leggera crescita quella indiretta (+0,56%), appesantita dalle dinamiche negative del mercato. La raccolta diretta è pari a 2,11 miliardi (+2,56%).
Gli impieghi verso la clientela superano gli 1,61 miliardi (+2%). Le masse amministrate ammontano a quasi 5 miliardi di euro.
Dati che confermano la fiducia degli oltre 14.000 soci e 92.000 clienti che apprezzano la presenza, la solidità, l’attività di sviluppo e consulenza dell’istituto. Banca del Veneto Centrale rappresenta un effettivo sostegno dell’economia reale del territorio Veneto, tanto che nel 2022 sono stati deliberati per la sola componente di finanziamenti a medio termine ben 265 milioni a favore di famiglie e imprese.
In ulteriore miglioramento la qualità dell’attivo e la copertura delle esposizioni deteriorate. La copertura media del credito deteriorato sale quindi al 99,23%, con un NPL ratio netto praticamente a zero (0,04%). Si conferma così la politica dell’istituto di mantenere le massime coperture sui rischi in modo di garantire con la qualità dell’attivo e i fondi propri la tutela dei depositanti.
I fondi propri salgono a 216 milioni con un CET1 ratio al 22,55%.
Banca del Veneto Centrale fa parte del gruppo Cassa Centrale Banca, primo gruppo italiano per solidità patrimoniale.
Su queste premesse anticipa il presidente Marangoni, nell’esercizio in corso, la prossima apertura di due nuove filiali, rispettivamente nelle città di Padova e di Cittadella.
«I risultati raggiunti – conclude il direttore generale Claudio Bertollo – confermano la validità del modello di business basato su un approccio consulenziale e di segmentazione della clientela. Ad oggi l’istituto è al primo posto nel gruppo per i crediti erogati con le garanzie pubbliche e in forte incremento nel settore estero. Il merito – continua il direttore – è della squadra, 377 collaboratori che offrono giornalmente servizi e consulenza di qualità ai nostri soci e clienti e favoriscono lo sviluppo dei territori in cui operiamo (48 filiali distribuite nelle provincie di Vicenza, Rovigo, Treviso, Padova e Ferrara)».