Porto Tolle (RO) – Si è svolta mercoledì pomeriggio la festa per i 25 anni di attività dell’agriturismo La Fraterna di Tolle. Presenti, oltre ai tanti amici e famigliari, diverse autorità del territorio, come il presidente del Parco Delta Po Moreno Gasparini, per Porto Tolle il vicesindaco e assessore all’agricoltura Silvana Mantovani e gli assessori Raffaele Crepaldi, Tania Bertaggia e Federico Vendemmiati e il presidente della Consulta per il turismo Sebastiano Bruschi; per Ariano Polesine l’assessore e guida naturalistica Sandro Vidali. Per Coldiretti presenti il presidente Carlo Salvan, il direttore Silvio Parizzi e il vicedirettore Mara Crivellari oltre a numerosi dipendenti della struttura dell’associazione agricola, anche quelli oggi in pensione, che nella storia e nel tempo hanno collaborato per la buona riuscita dei progetti agricoli e agrituristici. Inoltre, presenti anche i titolari di maggior parte degli agriturismi della zona e i responsabili di altri consorzi locali.
È il 1985 quando Mauro Girello ottiene dalla mamma la conduzione dell’azienda agricola alla base dell’agriturismo. Si trattava di 12 ettari. Nel frattempo, si affaccia al mondo dell’agricoltura la norma, prima nazionale e poi regionale, che permette l’apertura degli agriturismi in Veneto. Ed è proprio nel 1998 che Mauro inaugura l’agriturismo “La Fraterna” trasformando un edificio rurale in sala ristorazione.
«Il 12 aprile 1998 era il giorno di Pasqua – racconta Mauro – e abbiamo inaugurato questo agriturismo. È stata proprio Coldiretti a spronare me e mia moglie a dare vita a questa realtà. Va detto che è Pinuccia ad aver dato vita al successo dell’agriturismo perché all’inizio ci occupavamo solo di ristorazione. Le sue capacità culinaria si è unita alla passione per questo lavoro e da 25 anni è lei a gestire totalmente la preparazione e gestione dei piatti. Nel frattempo, sono aumentati gli ettari in conduzione, siamo stati i primi in zona a mettere i pannelli solari per l’autoproduzione di energia e un passo alla volta abbiamo aggiunto altri servizi: siamo diventati fattoria didattica, poi nel 2003 abbiamo inaugurato la parte dell’alloggio con le prime 4 stanze e nel 2021 abbiamo aggiunto i mini appartamenti».
Finché nel 2022 è Alice, la figlia di Mauro, a raccogliere le redini dell’agriturismo. «Durante la pandemia è maturata l’idea di fare un altro passaggio generazionale anche in vista della pensione dei genitori – racconta Alice – Papà Mauro e mamma Pinuccia sono qui con me a condurre l’azienda e l’agriturismo perché ho ancora molto da imparare. Dopo aver fatto tutti i corsi necessari, abbiamo fatto il passaggio che inauguriamo ufficialmente oggi approfittando del 25esimo anniversario. Se siamo arrivati fino a qui è perché crediamo nei valori del vero agriturismo e crediamo nella continuità di questa attività. Questo passaggio generazionale non è altro che la tradizione che avanza. Arriviamo da una Pasqua sold-out segno che i clienti apprezzano il nostro operato. Tra queste mura si respira la tranquillità della campagna bassopolesana, si mangia cibo buono e di qualità, quasi interamente autoprodotto tra campi e allevamento».
«Gli agriturismi sono una delle espressioni della multifunzionalità agricola – ha commentato il presidente Salvan – e la storia della Coldiretti si è fatta anche a tavola grazie a queste aziende agricole che hanno creduto nella trasmissione dei valori tramite i piatti a filiera cortissima e l’ospitalità. L’agriturismo è sia tradizione che contemporaneità e grazie a Terranostra, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio promossa dalla Coldiretti, valorizziamo l’ambiente rurale e la qualità delle nostre produzioni, trasmettendoli all’esterno, in questo caso a turisti che spesso arrivano da molto lontano e che portano una casa una valigia di emozioni e gusti made in Italy, anzi, made in Polesine, indimenticabili».