ROVIGO – Imprenditori agricoli di Coldiretti riuniti per l’elezione del presidente e l’approvazione di bilancio: Carlo Salvan, attuale presidente provinciale è stato confermato per il prossimo quinquennio 2023-2028; eletto anche il nuovo consiglio provinciale.
L’assemblea per l’elezione del nuovo consiglio provinciale di Coldiretti Rovigo si è svolta venerdì 21 aprile, contestualmente è stato approvato il bilancio dell’associazione. Una serata all’insegna dell’analisi dei conti e con un occhio al futuro per la programmazione che vedrà impegnata l’associazione di agricoltori per i prossimi 5 anni.
Il direttore Silvio Parizzi accompagnato dal vice Mara Crivellari hanno letto le voci del bilancio con rispettive variazioni dei numeri rispetto all’anno precedente e hanno risposto alle domande dei presenti. Dall’analisi del consuntivo 2022, Coldiretti Rovigo ha chiuso con un risultato più che positivo, confermando la buona gestione delle risorse anche in tempi difficili e nonostante l’oscillazione dei prezzi e l’aumento dei costi energetici. È seguita poi l’approvazione all’unanimità dall’assemblea. Il bilancio è anche stato avvallato dal collegio dei revisori dei conti rappresentato da Mauro Giuriolo. Il direttore Parizzi ha ringraziato la struttura per l’importante lavoro svolto in questi mesi e in 2022 caratterizzato da tante difficoltà sia locali, nazionali ed internazionali.
Carlo Salvan, classe 1985, originario di Frassinelle dove conduce la sua azienda agricola biologica di circa 40 ettari, coltiva seminativi, aglio e frutta. Laureato in giurisprudenza, sposato e padre di due figli. Attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente di Coldiretti Veneto e presidente del Consorzio agrario del Nord Est.
Composizione del nuovo consiglio provinciale. Ad accompagnare il presidente Salvan saranno: Giampietro Branco presidente di zona di Lendinara, Simone Moretti presidente di zona di Badia Polesine, Pia Rovigatti presidente di zona di Ficarolo, Michael Rossi presidente di zona di Rovigo zona esterna, Roberto Santato presidente di zona di Rovigo zona interna, Sandro Trombella presidente di zona di Castelmassa, Federica Vidali presidente di zona di Porto Tolle, Matteo Pozzati presidente di zona di Taglio di Po, Massimo Patergnani presidente di zona di Adria, Jenny Marolla responsabile movimento Donne Impresa, Anna Maria Mantovani delegata gruppo Giovani Impresa e Marino Bianchi delegato Pensionati Coldiretti.
Tanti i temi toccati dal presidente Carlo Salvan, nel suo discorso di ringraziamento per la fiducia concessa nuovamente dai componenti dell’associazione. Tutto è partito dall’analisi della discontinuità politica di questi 5 anni con una serie di cambi ai vertici del Governo, mentre Coldiretti ha da sempre mostrato stabilità con un unico presidente nazionale che ha lavorato per portare gli interessi degli agricoltori in cima alle agende politiche di ogni colore.
«Nello stesso tempo – ha detto Salvan – sono gli italiani a dire che Coldiretti gode di un’ampia reputazione e considerazione per il suo stile, le sue proposte e per la vicinanza alla società nel suo complesso, comprese le fasce più deboli ed esposte».
Salvan ha poi proseguito ringraziando i dirigenti per la fiducia concessa nuovamente «una continuità che ci permetterà di proseguire insieme con forza e determinazione – ha commentato Salvan – Il 2022 è stato un anno difficile con ardue legate all’energia e i suoi costi e rincari, passando per la salvaguardia del nostro suolo ed evitare che le campagne diventassero tappeti di pannelli, senza dimenticare poi la protezione del valore del cibo, della sua trasparenza e del made in Italy e la difesa dalla minaccia di produzione di cibo sintetico. Tutto questo in un periodo caratterizzato dal cambiamento climatico e dai suoi effetti: gelate, siccità, insetti e fitopatie. Su tutti questi temi Coldiretti si è spesa a tutti i livelli politici e istituzionali, lanciando allarmi, facendo proposte di leggi, cercando di proporre soluzioni lungimiranti invece che interventi tampone, mettendo in campo soluzioni economiche di ampio respiro come il progetto Consorzi agrari d’Italia. Il tutto sotteso dell’importanza di mettere l’agricoltura al centro, facendo capire che ogni euro investito è un volano economico per tutti gli altri settori economici del paese, ed evidenziando il ruolo sociale e civile che il nostro settore riveste sempre di più. Coldiretti è la più grande forza economica in campo agricolo in Italia, abbiamo quindi la grande responsabilità di avere sempre più cura dei nostri territori e di essere interlocutori affidabili a favore delle nostre imprese e dei nostri soci».