ROVIGO – Venerdì 5 maggio 2023, dalle ore 9.00 alle ore 18 nella sede di Rovigo del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, Palazzo Angeli, si terranno gli “Stati Generali del Lavoro Agricolo”. Una giornata di tavoli partecipati per costruire insieme al territorio “un buon lavoro per una buona agricoltura”.
Il Comune di Rovigo è stato scelto da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e ANCI, insieme ad altri 9 comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale, per sperimentare l’adozione di un Piano Locale Multisettoriale.
Si tratta di un importante strumento di programmazione e di indirizzo delle politiche locali, per valorizzare l’agricoltura di qualità nel nostro territorio e, al tempo stesso, contrastare l’impiego non regolare e non dignitoso della manodopera nel settore agricolo, in base a quanto previsto dal “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020 – 2022”.
L’Amministrazione Comunale, con il supporto della Fondazione Cittalia di ANCI, nell’ambito del progetto InCas, come ha spiegato il referente Nicola Grigion, ha scelto di affrontare questa sfida di interesse collettivo attraverso gli strumenti degli “Stati Generali del Lavoro Agricolo”, una giornata di tavoli di lavoro partecipati per definire, insieme ai più importanti attori locali, gli obiettivi e le strategie delle politiche territoriali.
«Si tratta di un importante lavoro di responsabilizzazione collettiva per dare risposte ai bisogni di manodopera delle aziende del nostro territorio – ha sottolineato l’assessore al Welfare Mirella Zambello – ma soprattutto per offrire opportunità di lavoro che siano all’interno della legalità e che rispetti la dignità delle persone coinvolte nei lavori agricoli. Agricoltura di qualità e dignità del lavoro rappresentano elementi fondamentali per avviare percorsi di sviluppo e di giustizia sociale. E questo richiede l’impegno di tutte le istituzioni e degli imprenditori agricoli».
I tavoli, come hanno evidenziato Giorgia Pegoraro e Chiara Boldrin, che discuteranno di pianificazione della manodopera agricola, di valorizzazione delle aziende di qualità, di agricoltura sociale, di sistemazioni alloggiative dei lavoratori agricoli, di emersione delle vittime di sfruttamento e del loro reinserimento nel mondo del lavoro, vedranno la partecipazione della Prefettura di Rovigo, del Comune di Castelguglielmo, di Veneto Lavoro, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara (sede di Rovigo), dell’Unità Anti-Tratta della Regione Veneto (progetti N.A.V.I.G.A.Re e Common Ground), dei sindacati FLAI-CGIL e FAI-CISL, di Coldiretti, C.I.A. e Confagricoltura, della Cooperativa Sociale Porto Alegre e dell’Associazione Il Manto di Martino, già coinvolti nella fase preliminare e sono stati allargati a molti altri attori locali quali INPS, Ispettorato del Lavoro, ATER, Ulss Polesana, Fondazione Ca.Ri.Pa.Ro, Centro Servizi Volontariato, alle agenzie di formazione e del lavoro, ad altre sigle sindacali e del mondo del Terzo Settore, oltre che alle aziende agricole locali.