ROVIGO – Domenica 30 aprile alle ore 18.00 il Teatro Studio ospiterà all’interno della rassegna VISIONI IL TERZO CANTO DELL’INFERNO, studio finale del lungo percorso laboratoriale che il Teatro del Lemming ha realizzato in collaborazione con il Liceo Scientifico P. Paleocapa.
Il laboratorio, condotto dall’attrice Diana Ferrantini, prosegue l’esperienza avviata lo scorso anno con alcuni studenti del Liceo Paleocapa ed apre le porte anche ad allievi di altri istituti del territorio. Come lo scorso anno, il lavoro è stato incentrato sul metodo originale della Compagnia, denominato I cinque sensi dell’attore.
Come afferma la stessa Ferrantini «l’originale lavoro pedagogico messo in atto dal Lemming ruota attorno ai principi dell’ascolto, dell’adeguamento e del dialogo. Questo particolare metodo di lavoro, profondamente incentrato sulla relazione, rappresenta per gli adolescenti un’occasione unica di formazione: in un mondo dominato dalla dimensione virtuale, dall’utilizzo sfrenato dei social, dalla riduzione dell’essere umano alla sola immagine, avere la possibilità di mettersi in gioco a partire dal proprio corpo e dalla propria dimensione sensoriale, permette ai ragazzi di sperimentare una nuova possibilità di relazione con l’altro, basato sulla fiducia reciproca e sulla condivisione di emozioni profonde».
Lo studio finale Il Terzo Canto dell’Inferno è firmato da Massimo Munaro, regista del Lemming, e vede in scena gli studenti Rosanna Amarena, Marina Aspidistria, Filippo Casarotto, Maddalena Dal Maso, Anna Marzola, Luca Pellielo e Francesca Zangirolami.
Come afferma Munaro, «Sembra sempre una scommessa folle quella di provare a mettere in scena, con un gruppo di ragazzi, un Canto dell‘Inferno, rispettando in modo integrale e rigoroso la parola Dantesca – eppure tutto questo, ancora una volta, è avvenuto con estrema semplicità, con una energia vitale ed entusiasmante».
«Siamo convinti – prosegue Munaro – che occorra sfidare il diffuso pregiudizio che reputa la parola di Dante Alighieri troppo alta o troppo lontana o troppo arcaica per poter essere compresa fino in fondo e restituita da un gruppo di giovanissimi attori. Mentre vorremmo dimostrare che queste parole sembrano scritte proprio per essere abitate da corpi adolescenti, corpi pulsanti di vita e di ardore. Dopo il Primo Canto eccoci allora a sfidare la scena con il TERZO CANTO DELL‘INFERNO, eccoci all‘ingresso del dolente Antinferno, al cospetto degli ignavi».
La scrittura scenica operata ne Il Terzo Canto dell’Inferno non vuole né sottolineare né chiarire il senso delle parole, il loro significato, quanto proporsi come ulteriore riverberazione poetica. In teatro la parola, il verbo, deve farsi carne.
L’ingresso allo studio è gratuito, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail info@teatrodellemming.it. La rassegna VISIONI è parte del progetto Teatro a km0, sostenuto dalla Fondazione Cariparo attraverso il bando Cultura Onlife, che mira a migliorare l’infrastrutturazione digitale della struttura e a ridurre l’impatto ambientale delle attività del Teatro del Lemming. A tutto il pubblico presente si chiede di lasciare una testimonianza sull’esperienza a teatro nel blog https://spettatori.teatrodellemming.it/