VICENZA (RO) – Dopo 3 anni di misure restrittive legate alla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19, l’Assemblea dei soci di Banca del Veneto Centrale si è svolta in presenza, presso il Centro Congressi della Fiera di Vicenza, con una straordinaria partecipazione dei soci che hanno approvato all’unanimità le proposte di delibera sui punti posti all’ordine del giorno.
«Abbiamo finalmente il piacere di incontrarci nuovamente di persona– ha dichiarato il presidente Gaetano Marangoni – e lo facciamo presentando un bilancio che è la testimonianza di un lavoro ben strutturato, in linea con il percorso tracciato dal Gruppo Cassa Centrale, a cui la nostra Banca aderisce, ma forte di una nostra identità con raccolta, impieghi, utile e patrimonio in crescita. Siamo una realtà solida, dinamica e competitiva, al servizio attivo del tessuto economico e sociale di riferimento, con l’obiettivo di accrescerne lo sviluppo sostenibile e inclusivo. Siamo e vogliamo continuare a essere una banca di relazioni».
Nonostante le difficoltà del contesto macroeconomico, l’istituto di credito con sede a Longare (VI), ha infatti confermato il trend di crescita e ha chiuso il bilancio con un utile netto di oltre 20 milioni di euro, +18% rispetto al 2021.
Un risultato guidato dalla crescita delle masse amministrate, dalla significativa riduzione dei crediti deteriorati e dal contributo del margine da attività. A questo proposito è stata approvata la distribuzione del dividendo ai soci, pari al 4,5% sul capitale versato. Le masse amministrate ammontano a quasi 5 miliardi di euro, con la raccolta complessiva che segna un incremento del 1,85%, attestandosi a 3,25 miliardi di euro e gli impieghi lordi con la clientela che superano gli 1,64 miliardi, +2% rispetto al 2021. Il patrimonio netto sale a 196 milioni di euro (+ 9,77%).
Il CET 1 Ratio raggiunge quota 22,55 %, ben al di sopra dei requisiti regolamentari. Prosegue l’attenzione della banca alla qualità degli impieghi e alla gestione del credito deteriorato con l’NPL Coverage Ratio (indice di copertura dei crediti non performanti) che si attesta al 99% e con un indice di copertura delle posizioni a sofferenza pari al 100%. L’istituto di credito cooperativo ha così rafforzato ulteriormente la sua solidità patrimoniale e i suoi indici di solvibilità.
«Questi dati – ha spiegato Claudio Bertollo, direttore generale della Bcc – testimoniano che nel corso del 2022 la nostra banca ha continuato a sostenere la crescita dell’economia locale, diventando un vero punto di riferimento per i territori delle province di Vicenza, Treviso, Padova, Rovigo e Ferrara. I risultati commerciali conseguiti sono più che soddisfacenti, a dimostrazione della capacità della banca di adeguarsi ai tempi e ai cambiamenti del mercato. Sono, altresì, motivo di soddisfazione, non solo come performance assoluta ma soprattutto se messi in relazione al contesto globale caratterizzato dal conflitto russo-ucraino, con tutto ciò che comporta a livello di forniture di energia, costo delle materie prime, emergenze umanitarie e ripresa dell’inflazione».
Banca del Veneto Centrale registra quindi, insieme a uno dei bilanci migliori di sempre, la crescita consistente di tutti i principali indicatori economici e si conferma, tra le sessantotto banche aderenti al Gruppo Cassa Centrale, una delle realtà finanziarie più solide, forte di una storia secolare, impegnata nella costruzione di uno sviluppo stabile nel segno dei fattori ESG e delle nuove generazioni.