Arquà Polesine (RO) – Non poteva che concludersi con una grande festa la prima edizione della rassegna Incursioni teatrali – reminiscenza, ricordanza, memoria, tenutasi tra il teatro e il sagrato della chiesa di Arquà Polesine e che ha visto la collaborazione tra la compagnia teatrale Proposta Teatro Collettivo, in particolare nella persona del regista Giorgio Libanore, e il Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo, in particolare nella persona del suo presidente, Giorgio Brandolese.
La pioggia non ha spaventato i presenti e per quanto ci sia stato un cambio repentino di scenografia a causa del maltempo – parte, infatti, dello spettacolo si è tenuta outdoor e parte nei locali del teatro – il pubblico è stato colpito dal lavoro presentato grazie alla caparbietà e alla tenacia delle compagnie in scena e grazie anche al lavoro artistico proposto da Armando Carrara, coadiuvato da Giorgio Libanore nonché alla presenza dei tecnici Diego Padoan, Giorgio Ferracin, Mirco Avanzi, che hanno fatto fronte all’emergenza.
Io sono Molière è una sfida che è stata lanciata lo scorso anno da FITA Rovigo, in particolar modo dal direttivo, il cui presidente è Roberta Benedetto, che ha anche presenziato durante la serata. L’impresa è stata colta da diverse compagnie che nel corso dei mesi, soprattutto dello scorso anno, hanno svolto un percorso propedeutico al teatro, guidate da Carrara, con la novità di poter dialogare tra attori di realtà diverse.
Cinque le compagnie che hanno accettato di collaborare: Proposta Teatro Collettivo di Arquà, Cic el Canfin di Baricetta, Teatro Insieme di Sarzano, Fuori di Scena di Rovigo, I Girasoli di Rovigo. A loro si è unita la voce di Mauro Forlani, attore della compagnia Teatro Instabile di Creazzo che è stato il trait d’union tra i quadri proposti, tratti dai grandi capolavori di Molière, drammaturgo del quale lo scorso anno sono stati festeggiati i 400 anni dalla nascita, ovvero Le intellettuali, Le furberie di Scapino, Il malato immaginario.
La mission di questa rassegna aveva a che vedere con il ricordare e il percorso è stato intenso, un venerdì al mese, e molto apprezzato dagli spettatori che, sempre numerosi, hanno partecipato e hanno potuto gradire quanto proposto. Il viaggio nella memoria era iniziato lo scorso gennaio con il primo venerdì dedicato alla commemorazione della Shoah con il ritratto di Etty Hillesum – il cuore pensante della baracca proposto da Giorgia Brandolese, attraverso la rilettura del diario della protagonista. Si era poi passati, con il secondo venerdì, a rivendicare i diritti delle donne: per l’occasione era stato proposto il lavoro Donne in guerra, liberamente tratto dalla ricerca storica di Sonia Residori, con Proposta Teatro Collettivo. A seguire, in occasione della festa di liberazione del 25 aprile, Achille Ferrari ha portato in scena una produzione teatrale dedicata a Giacomo Matteotti e alla sua storia intitolato Il mio Matteotti, mentre a maggio, nelle vicinanze della festa dei lavoratori, per ricordare la tenacia della civiltà contadina, Proposta Teatro Collettivo ha proposto Strazzeossi… Ferovecio! liberamente tratto dal lavoro di Cristiano Draghi. Infine, l’ultimo appuntamento, per celebrare il teatro, è stato quello di ieri sera con il ricordo di Molière.
Gli eventi, in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, vedono il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Arquà Polesine e della Biblioteca civica di Arquà Polesine.
L’appuntamento è per il prossimo anno con altri eventi per non dimenticare. È la memoria, infatti, a costituire quelle radici sociali che possono farci rimanere una comunità fertile e pensante. Ma il teatro non finisce qui, quest’anno, perché come ogni estate si continua con la rassegna teatrale in Castello, a cura di Proposta Teatro Collettivo, che nel 2023 compie trent’anni e per l’occasione ci saranno grandi festeggiamenti con appuntamenti di spessore e qualità grazie al coinvolgimento di compagnie professionali del panorama veneto.