Arquà Polesine (RO) – Buona la prima per la rassegna Teatro in Castello 2023, che si tiene nello storico Castello Estense di Arquà Polesine per tutta l’estate, con appuntamenti ogni sabato sera dalle 21:15. A inaugurare gli eventi, il primo spettacolo in cartellone è stato l’attuale cavallo di battaglia della compagnia di casa, ovvero Parenti Serpenti, testo di Carmine Amoroso per la regia di Giorgio Libanore.
Il numeroso e caloroso pubblico ha apprezzato l’ironica performance che con verve e divertimento ha saputo strappare più di un sorriso ai presenti con, però, un finale tragicomico che, oltre a far ridere, ha fatto anche riflettere sul nostro presente e sui rapporti tra genitori e figli.
Questo testo, diventato noto per la restituzione cinematografica ad opera di Mario Monicelli, è ancora oggi molto attuale e ci consegna uno spaccato della società molto realistico tra dissapori, veleni e falsità.
Ma la rassegna, dedicata alla memoria dell’amico e attore arquatese Ruggero Sichirollo, prosegue con successo: sabato 29 luglio alle ore 21:15, infatti, ci sarà la possibilità di vedere un grandioso spettacolo, messo in scena da una delle compagnie più importanti del territorio veneto. Da Vicenza, arriveranno gli attori di Stivalaccio Teatro che proporranno lo spettacolo Buffoni all’Inferno, soggetto originale e regia di Marco Zoppello.
Gli attori in scena sapranno di certo stupirci con effetti speciali e pirotecnici con un lavoro che ci condurrà addirittura nelle terre desolate dell’Inferno, attraverso l’arte del teatro comico e un Decamerone di contenuti buffo e tragico. Profondità delle lande desolate dell’inferno.
Entriamo, infatti, in un tranquillo ed eterno giorno di torture strazianti. D’un tratto si leva un latrare sguaiato, sono i diavoli di malebranche che corrono da una parte all’altra alla ricerca del loro Re: il terribile Satana. Sulle rive dello Stige sono giunte millemila anime, così, d’un tratto, portate all’altro mondo da una fulminante peste bubbonica, vaiolica, assassina e vigliacca. L’Ade è di colpo intasato e Minosse, impietoso giudice delle anime, è costretto a fare i salti immortali per esaminare le colpe di tutti.
A narrare i tantissimi episodi che si succedono sono tre attori o, meglio, buffoni, comici, reietti, gente disposta a tutto per portare il riso. Lo faranno servendosi dell’arte buffonesca, quella maestria quattrocentesca che partorì poi la grande tradizione dei comici dell’Arte. Strambe figure, novelline, travestimenti grotteschi, cantari bislacchi, maschere demoniache e improvvisazioni oscene saranno alla base de “Buffoni all’Inferno”, un Decamerone buffo e tragico.
Gli spettacoli proseguiranno poi sabato 5 agosto, sempre alle ore 21:15 con Teatro dell’Attorchio da Cavaion Veronese che proporrà Cantiere a luci rosse di Igino dalle Vedove per la regia di Ermanno Regattieri. Un lavoro che ha ottenuto tantissimi riconoscimenti e premi in giro per il Triveneto al grido di “Non gh’è polsar che straca” pronunciato da Polpetta, uno degli irriverenti protagonisti delle vicende. Non c’è modo di vedere questo spettacolo senza ridere a crepapelle.
Un altro grande momento si potrà vivere sabato 12 agosto, alle ore 21:15, perché di casa ci sarà un grande attore veneto. Sarà ospite, infatti, Gigi Mardegan, direttamente da Treviso, che porterà in scena Stand up Balasso di Natalino Balasso. Un amore viscerale per la comicità, sentito da Mardegan dalla prima volta in cui ha visto questo spettacolo messo in scena da uno dei più bravi e istrionici comici italiani. Ispirazione storica, fantasia, sarcasmo, ironia sono solo alcuni degli ingredienti speciali di questa produzione che ci condurrà in uno tsunami di comicità e plurilinguismo.
A proseguire, sabato 19 agosto alle ore 21:15 verrà ospitata l’associazione artistica Benvenuto Cellini di Padova che ci consegnerà il mondo ironico di Carlo Goldoni con L’avvocato veneziano per la regia di Beppe De Meo. Attraverso la figura di Alberto Casaboni, personaggio tra i più autobiografici goldoniani, in questa commedia l’autore riversa e trasfigura, come vuole la sua poetica, oltre alla ricca esperienza di vita, anche quella professionale di avvocato. Il Mondo entra e si fonde con il Teatro.
Infine, un gran finale. Se si inizia con una storica regia di Proposta Teatro Collettivo, si conclude con una nuova regia a firma della medesima compagnia. Sabato 26 agosto alle ore 21:15, infatti, ci sarà un debutto. Dopo averlo reso in forma ridotta, riproposta in varie occasioni anche di studio sull’autrice, già finalista al concorso nazionale per corti teatrali Corti in palco, debutterà in forma completa lo spettacolo Ti ho sposato per allegria, testo di Natalia Ginzburg, per la regia di Giorgia Brandolese. Un testo ironico, ma anche in grado di portare una denuncia sociale: scritto e messo in scena negli anni ’60, parla di emancipazione femminile, di divorzio, di aborto, di diritti, sempre attraverso la grande arte della leggerezza.
Insomma, una rassegna di spessore, in cui ogni lavoro è stato scelto con motivazione e cura, creando un filo rosso, quello dell’ironia, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di ridere per riflettere su ciò che ci circonda.
La rassegna non sarebbe stata possibile senza il prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dell’Amministrazione comunale di Arquà Polesine. L’evento vede inoltre la collaborazione con la locale Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, il Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo, il Gruppo giovani Arquà Polesine, la fioreria Fiori d’Arancio.
In caso di maltempo, gli spettacoli si sposteranno all’interno del teatro parrocchiale.
Per informazioni e prenotazioni: 3441350020.
Costo d’ingresso di 8 euro, comprensivo di un caffè gentilmente offerto da Caffè Rhodigium.