Fratta Polesine (RO) – Standing ovation e fiori del Comune di Fratta per Antonella Ruggiero, il cui “Concerto versatile” ha chiuso in bellezza mercoledì 23 agosto la stagione 2023 di “Tra ville e giardini – Itinerario di musica e teatro”, edizione 24. In un’afosa serata agostana, avvolta dall’affetto caloroso del pubblico che riempiva letteralmente il giardino di Villa Badoer, dipinta di luce, l’artista genovese ha acceso la sua inconfondibile voce in un viaggio sonoro dalle mille suggestioni, avanti e indietro per il tempo e per il globo. Tornava dopo 16 anni alla manifestazione, sempre in Villa Badoer, ed il Polesine l’ha accolta davvero con amore: concerto sold out fin dalla prevendita, centinaia di telefonate al booking per cercare biglietti, riserve posti esaurite, decine di persone al botteghino con la speranza di poter entrare pur rimanendo in piedi. Tanta gente in coda anche alle visite guidate al sito palladiano, che la Provincia di Rovigo, ente proprietario, ha ripristinato con successo da questa edizione.
La serata è stata introdotta dalla ritualità dei saluti istituzionali che fanno parte dell’identità della rassegna, nata da un’idea del direttore artistico Claudio Ronda, promossa e sostenuta dalla Provincia di Rovigo, che mantiene le deleghe alla Cultura, e finanziata da Regione del Veneto in ambito Reteventi, dalla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e dalla rete dei Comuni che di volta in volta aderiscono alla manifestazione, quest’anno 15. Il parterre era quello delle grandi occasioni: il prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo, tante autorità civili e militari e dei Vigili del fuoco provinciali, vari amministratori della rete dei 15 Comuni aderenti; gli alti livelli della Fondazione Cariparo e gli amministratori regionali, l’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari e la consigliera Laura Cestari.
La Provincia era presente in forze, con presidente Enrico Ferrarese, vicepresidente Graziano Azzalin e consigliera alla Cultura Lucia Ghiotti. «Chiedo il primo applauso per voi pubblico – ha esordito il presidente Enrico Ferrarese – che idealmente rappresentate tutto il pubblico che in questa edizione ci ha seguito e ci ha ripagato di ogni sforzo con una presenza commovente. Abbiamo percepito come il nostro territorio ha ricominciato a vivere. Con questa rassegna ormai storica e tanto attesa – ha proseguito – abbiamo una duplice finalità: portare arte e cultura ai massimi livelli in Polesine, ma anche di promuoverlo attraverso la visitazione di piazze, ville e giardini. La vostra presenza pubblico, ha reso tutto magnifico. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato l’intensissimo lavoro di tante persone. Una menzione speciale la devo ad Ente Rovigo festival e ai Comuni che sono nostri partner nel continuare a credere in questa rassegna; alla Fondazione Cariparo e alla Regione del Veneto per il loro fondamentale contributo, supporto e manifestazione di consenso».
«È stato un onore mettersi a disposizione – ha affermato Lucia Ghiotti, ringraziata per la programmazione effettiva di Tra ville – L’anno prossimo sarà il 25mo, quindi presidente dovremmo fare fuoco e fiamme». Parola all’assessore alla Cultura regionale Cristiano Corazzari che ha aggiunto: «Siamo convinti che la cultura, l’arte, lo spettacolo siano un veicolo formidabile di promozione del territorio e Tra ville e giardini ne è un grande esempio. Attraverso Reteventi collaboriamo con le province per sostenere questo tipo di eventi che vanno nelle grandi città come nei piccoli comuni, per portare arte e cultura di altissima qualità. Grazie a voi che con la vostra cornice di pubblico, arricchite e date senso al lavoro di questa serata».
L’assessore Cinzia Mantovani del Comune di Fratta Polesine ha dato il benvenuto per la sua amministrazione. «Vedere la villa così piena, riempie il cuore – ha detto – Ringrazio la Provincia per aver scelto ancora una volta di portare l’evento di chiusura di Tra ville nella cornice di Villa Badoera».
In chiusura il direttore artistico Claudio Ronda, per Ente Rovigo fetival. «È stata un’estate lunga, calda, bella – ha affermato Ronda – Grazie a voi che ci avete seguito in questi 15 appuntamenti anche quando le proposte erano meno note di quella di stasera, ma avete avuto la fiducia e la curiosità di venire, e questo è il senso di Tra ville e giardini. È la scoperta dei luoghi – ha continuato – ma anche la scoperta degli artisti che hanno costruito insieme a noi questa estate. A tutti quelli che pensavano che il teatro diventasse solo on-line o streaming – ha aggiunto, riferendosi al gran numero di eventi teatrali del cartellone 2023 – voi siete una risposta. Finalmente il teatro è tornato dal vivo, perché il teatro è vita». Quindi ha rivolto i ringraziamenti di rito a tutti gli organizzatori già menzionati, ricordando in particolare, lo staff della Provincia e quello di Ente Rovigo Festival ed i tecnici «che lavorano alla manifestazione con affetto e passione». Quindi ricordando il ruolo dei 15 Comuni ha detto: «Rendono questo spettacolo perfetto in ogni suo aspetto, anche nell’accoglienza. L’accoglienza è un’altra caratteristica di Tra ville: ogni artista si sente a casa, ce lo dice e questo è bellissimo».
La voce di Antonella Ruggiero arriva in platea carica di colori e luminosità, con vibrazioni che solleticano il pensiero, dolcezza infinita e riverberi evocativi: sottolineata dal vocoder del produttore e arrangiatore Roberto Colombo, sul palco come musicista, anche al sinth; al pianoforte un grandissimo Roberto Olzer che ha fuso melodie iconiche con la voce, altrettanto melodiosa di Antonella, senza che le une prevalessero sull’altra e viceversa.
Un viaggio sonoro, aveva detto l’artista in apertura. E così è stato: viaggio nel tempo di certi brani rispolverati dai cassetti preziosi della memoria, come “Tu musica divina” (1940, Alberto Rabagliati, dedicato a Giacomo Matteotti e a tutti quelli che ascoltavano avidamente bella musica alla radio negli anni fra le due guerre; e viaggio attraverso i continenti, dalla tradizione indù: “Tu mhi Shiva” con i mantra ed i sonagli; al Kyrie congolese “perché ogni cultura ha dimostrato amore nei confronti del sacro”, alla Genova degli anni 60-70, con una perla di Bruno Lauzi, Ritornerai. Antonella prende tutta la musica che le piace e la trasfigura in un canto d’amore universale, ne tira fuori tutta la potenzialità evocativa, i sentimenti atavici che accomunano l’essere umano e la offre al pubblico con semplicità. Il concerto apre con i suoi brani più celebri: “Amore lontanissimo”, Controvento, “Per un’ora d’amore”, “Echi d’infinito”. Poi ci sono dei veri e propri camei regalati come fossero caramelle: un’incursione nel canzoniere del conterraneo De André con “Canzone dell’amore perduto” e “Creuza de ma” e una vibrante “Impressioni di settembre”, che pare esser avvolti dalla nebbia del mattino, accanto a quel cavallo immaginato dalla Pfm. Il pubblico applaude già alle prime note dei brani storici, canta, applaude ripetutamente. “Aristocratica”, che era uno dei suoi brani preferiti nel repertorio dei Matia Bazar, sembra un brano modernissimo. E, poi, si chiude fra gli applausi con “Vacanze romane”. Ovazione infinita e prolungata della sterminata platea della villa, che fa anche una certa impressione.
Spettacolo nel concerto, la scenografia luminosa diretta da Gianluca Quaglio, proiettata sulla facciata della palladiana Badoera. Muri, scalinate e colonne sembravano vivi, come ritagliati da colori vibranti di un’intelligenza artificiale. Quadri blu, verdi e rossi; disegni e illusioni ottiche, come se d’un tratto il marmo si trasformasse in legno e, poi in metallo rovente. Ottimo l’impianto fonico di Carlo service, che è ormai un marchio di fabbrica per Tra ville e giardini.
Chiude quindi in grande bellezza, la rassegna Tra ville e giardini 2023, con la promessa degli organizzatori di tornare a lavorare per la prossima edizione a partire dal gennaio 2024.
Tra Ville e Giardini XXIV è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo in ambito RetEventi, co-finanziata da Regione del Veneto, sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la partnership dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Corbola, Ficarolo, Frassinelle, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo e San Bellino.