ROVIGO – Il Lions Club Rovigo Host prosegue gli incontri aperti alla cittadinanza con un sentito e doveroso omaggio a un intellettuale che ha reso grande e celebre il Polesine nel mondo, Gian Antonio Cibotto. Nell’imminenza del centenario della nascita del celebre scrittore e giornalista – ricorrenza che sarà nel 2025 – è importante iniziare a raccontarlo e ricordarlo, insieme alla sua città.
L’evento intitolato “Gian Antonio Cibotto cantore del Veneto” si svolgerà nella sala Oliva dell’Accademia dei Concordi lunedì 13 novembre alle ore 18.00.
È prevista la partecipazione di:
Sofia Bisi, giornalista, che introdurrà e coordinerà l’evento;
Ivan Malfatto, giornalista che ha lavorato per un periodo accanto allo stesso Cibotto nella redazione del Gazzettino di Rovigo, che porterà una testimonianza su una delle produzioni giornalistiche più originali dell’autore: “il Diario Veneto”;
Letizia Piva, Accademica e Direttore Artistico dell’associazione culturale-teatrale Minimiteatri, con letture tratte da alcuni dei libri più famosi: “Cronache dell’alluvione” e “Scano boa”. Leggerà anche brani tratti dalla commedia cinquecentesca “La Zingana”, come testimonianza personale dal teatro veneto al racconto del Polesine, terra d’acqua;
Giovanni Boniolo, professore di Filosofia della Scienza e Medical Humanities, presidente uscente dell’Accademia dei Concordi, parlerà de “La biblioteca Cibotto”.
Gian Antonio Cibotto, nato a Rovigo l’8 maggio 1925 in una famiglia cattolica e antifascista, si laureò in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Padova. Negli anni Cinquanta si trasferì a Roma, dove approdò alla Rizzoli e alla Fiera letteraria di Vincenzo Cardarelli e Diego Fabbri e si dedicò principalmente al giornalismo e alla critica letteraria e teatrale (Resto del Carlino, Giornale d’Italia, Il Gazzettino e La Fiera Letteraria). Appassionato di teatro, ha diretto per anni il Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni.
Il suo debutto come narratore avvenne nel 1954, pubblicando per Neri Pozza Cronache dell’alluvione, un resoconto in forma di diario della tragica alluvione del Polesine del novembre 1951. Il Veneto, sua terra natia, ha rappresentato una costante all’interno della sua produzione narrativa.
Cibotto inoltre, fece parte della Giuria dei Letterati del Premio Campiello dalla prima edizione del 1963 fino al 1999, tranne che nel 1972, quando ricoprì il ruolo di Presidente.
Nel 2018, un anno dopo la scomparsa dello scrittore, è stato fondato a Rovigo il Premio Letterario Internazionale “Gian Antonio Cibotto”, giunto alla sua V edizione.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.