ROVIGO – La Direzione artistica del Premio nazionale “Marco Tamburini”, promosso da Banca del Veneto Centrale e dal Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo, ha comunicato i nomi dei solisti selezionati per partecipare alla fase finale dell’edizione 2023 del concorso nazionale.
Come è noto, la manifestazione intende onorare la memoria dell’indimenticabile trombettista, docente del Conservatorio di Rovigo e musicista di spessore internazionale, con lo scopo di individuare giovani solisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica e alla diffusione della musica jazz.
Dopo aver valutato il numeroso materiale pervenuto alla segreteria del premio, la commissione ha scelto i seguenti finalisti (in ordine alfabetico) che si esibiranno presentando brani composti da Marco Tamburini:
- Edoardo Donato (sax contralto),
- Stefano Maimone (basso elettrico),
- Gianluca Palazzo (chitarra),
- Matteo Zaccheo (chitarra).
I concorrenti, per conquistare l’ambito riconoscimento, si sfideranno dal vivo nel corso della serata conclusiva della manifestazione che si terrà sabato 16 dicembre 2023, al Teatro Sociale di Rovigo.
«Come sempre – ha dichiarato il direttore artistico Stefano Onorati – la scelta della commissione non può e non deve assolutamente rappresentare per i musicisti esclusi dalle finali un giudizio di demerito artistico, considerato l’elevato tasso tecnico dimostrato da tutti i partecipanti alle selezioni. A tutti costoro va il nostro sentito ringraziamento per la professionalità dimostrata nel preparare il materiale da inviare alle selezioni e per la professionalità dimostrata nell’attenersi scrupolosamente all’iter richiesto».
Nato nel 2016, anno successivo alla prematura scomparsa di Marco Tamburini, per volontà di Lorenzo Liviero presidente dell’allora RovigoBanca, ora Banca del Veneto Centrale, il premio a lui dedicato giunge ora alla sua settima edizione.
Dopo le prime quattro edizioni, che si sono tenute nel Giardino di Palazzo Casalini all’interno festival estivo “Jazz Nights at Casalini garden”, a partire dal 2021 la serata finale del concorso – riservato alternativamente a giovani gruppi e solisti di jazz – viene proposta a grande distanza dal festival estivo, durante il periodo autunnale, nella prestigiosa cornice del Teatro Sociale.
A fare da presidente della giuria è stato chiamato quest’anno Maurizio Giammarco, uno dei maggiori protagonisti della scena jazzistica italiana degli ultimi quarant’anni. Il celebre sassofonista romano, ospite d’onore della serata, suonerà per il pubblico rodigino anche qualche brano affiancato dall’ormai collaudato trio composto da Stefano Onorati, Stefano Senni e Stefano Paolini, straordinari musicisti oltre che amici di Tamburini, con cui a lungo hanno suonato.
Lo stesso trio accompagnerà i solisti selezionati per la finale che, come da regolamento, ci faranno ascoltare personali interpretazioni di brani composti dell’indimenticato trombettista di Cesena, che il dipartimento jazz del Conservatorio di Musica Francesco Venezze ha fondato e fatto crescere in pochissimi anni, stringendo un forte ed indissolubile legame con la città di Rovigo.
Maurizio Giammarco (Roma, 1952) – già fondatore del Lingomania, fra i più importanti gruppi della fusion italiana – da molti anni segue caparbiamente una sua personale strada di musica d’autore, dove sia la tradizione che l’attualità del jazz (e di molto altro) confluiscono in un’elaborata e ponderata sintesi compositiva. Fra classicità e sperimentazioni, scrittura e spazi lasciati alla creatività estemporanea, la sua musica non perde mai di vista quella caratteristica che egli ritiene primaria per suonare qualsiasi tipo di jazz degno di questo nome: la capacità di usare le note per raccontare, sempre, una storia.
La giuria, presieduta da Maurizio Giammarco, sarà composta dal direttore del Conservatorio “Venezze” e da alcuni docenti del Dipartimento Jazz rodigino.