ROVIGO – Lo scorso 27 dicembre avevano salvato un uomo che tentava il suicidio lanciandosi nel Po di Venezia dal ponte che collega Porto Viro e Taglio di Po. Mercoledì 3 gennaio il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese ha incontrato Alessandro Augusti, Alex Siviero e Marco Balboni, per tutti ormai gli “angeli di Natale”: ad accompagnarli, i sindaci di Porto Viro Valeria Mantovan e di Taglio di Po Layla Marangoni oltre all’assessore Valeria Romanato in rappresentanza del Comune di Fiesso Umbertiano.
L’agenda 2024 di Palazzo Celio riparte da qui: la scelta precisa di riconoscere il coraggio, la prontezza di spirito e la grande generosità dimostrata nel momento del bisogno che ha saputo trasformare una possibile tragedia in una delle più belle notizie di queste festività, il giusto tributo al gesto eroico e altruista di tre cittadini che non si erano mai incontrati prima ma che insieme hanno salvato una vita.
«L’interlocuzione tra amministratori è stata rapida e la connessione immediata – così il Presidente Ferrarese – c’è grande orgoglio per questo fatto e per le persone meravigliose che abbiamo l’onore di avere qui oggi. Come ho avuto modo di dire alcune settimane fa premiando altri eroi, questa vuol essere una vetrina per far emergere il buono che c’è in mezzo a noi, questi sono i veri esempi da seguire. Le nuove generazioni devono capire come sui giornali si va quando si fa del bene e che la notorietà non può arrivare da gesti sbagliati o sconsiderati. Questo è il Polesine che ci piace, gente che salva vite in silenzio e noi abbiamo il dovere di evidenziarlo e pubblicizzarlo in ogni modo possibile».
Sulla stessa linea anche i sindaci: per Mantovan, «giusto dare microfono alla solidarietà e alla vera cittadinanza, vi siete mostrati umani prima che coraggiosi diventando esempio per tutti. Da oggi potete considerarvi cittadini onorari di Porto Viro dove sarete sempre i benvenuti»; Marangoni ha invece sottolineato l’altruismo del gesto con il quale «ci avete dimostrato che pur nel pericolo si può pensare prima agli altri che a sè stessi», mentre Romanato ha evidenziato il ruolo delle famiglie, «che conferma l’importanza di crescere in un ambiente che fornisce i giusti insegnamenti e dà valore al senso della vita».
I tre “angeli” hanno quindi ripercorso i concitati minuti di quella tarda mattinata di fine anno: «Non ci sentiamo eroi, siamo le persone di sempre, gente che non si era mai conosciuta prima ma ha avuto solo la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Da soli – queste le loro parole – nessuno di noi ce l’avrebbe fatta, ma insieme siamo riusciti a gestire un momento sicuramente delicato recuperando il ragazzo e mettendolo in sicurezza fino all’arrivo dei soccorsi».
In sala erano presenti anche il comandante della polizia locale di Porto Viro e Taglio di Po Maurizio Finessi e i genitori di Alessandro Augusti.