ROVIGO – Si è svolto venerdì scorso a Palazzo Casalini l’incontro “Strategie innovative nella gestione e nella cura del diabete”, terzo appuntamento del ciclo di conferenze di informazione sanitaria “S.O.S. Salute”, promosse dal circolo culturale “Fors Fortuna Vesta – Il Quadrivio”, con il concorso di RovigoBanca.
Ai saluti iniziali di Maria Teresa Nadia Rossi, presidente del sodalizio organizzatore, e di Ferdinando Pezzuolo, in rappresentanza del Consiglio della Bcc rodigina, sono seguite le relazioni della Dott.ssa Giovanna Lisato, dirigente medico S.O.C. di Diabetologia dell’Ospedale “S.M. della Misericordia” di Rovigo, e del Dott. Francesco Mollo, direttore UOSD Malattie Endocrine, del Metabolismo e della Nutrizione presso il medesimo nosocomio rodigino.
Se la dottoressa Lisato ha auspicato l’urgenza di portare in evidenza i cosiddetti diabetici “silenti”, specie per evitare che costoro scoprano di esserlo solo quando incappano nelle complicanze, estremamente invalidanti per il paziente. Non ha mancato di insistere per una capillare e diffusa azione di sensibilizzazione per la pratica di corretti stili di vita, specie se si fa vita sedentaria e ci si alimenta in maniera non corretta. Utile in questo contesto riscoprire e valorizzare la buona “Dieta Mediterranea”.
Il Dott. Francesco Mollo ha, dal canto suo, ribadito come prevenzione e corretti stili di vita siano i due elementi su cui puntare per combattere una malattia che rappresenta anche una esosità per la spesa sanitaria. «Nel nostro Paese – ha affermato il noto diabetologo – la qualità di vita delle persone con diabete è molto migliorata a livello assistenziale, tuttavia molti sono i passi ancora da compiere per un corretto approccio alla gestione della malattia, soprattutto per quanto riguarda l’autocontrollo. Fondamentale al proposito è l’educazione terapeutica utile non solo a promuovere uno stile di vita sano e corretto della persona con diabete, ma anche a sottolineare il ruolo centrale dell’automonitoraggio della glicemia per un miglior controllo della malattia. Un aiuto, certamente, possono darlo anche nuovi farmaci, tecnologie avanzate e innovazioni che vengano incontro ai nostri bisogni».
Entrambi i relatori hanno ben evidenziato come negli ultimi 20 anni siano stati compiuti molti passi avanti nella cura di questa patologia, ciò nonostante il diabete rimane una malattia che va a incidere sulle abitudini e sul vissuto quotidiano di chi ne è affetto. Il paziente diabetico, infatti, oltre a controllarsi continuamente sia rispetto alla propria alimentazione sia all’attività fisica svolta, deve instancabilmente porre attenzione ai livelli di glicemia attraverso un monitoraggio e un autocontrollo costante. Sicuramente la strada da percorrere è una più attenta personalizzazione e, in questo senso, la tecnologia può dare una mano, attraverso sistemi di monitoraggio innovativi.
Internet e l’evoluzione della tecnologia hi-tech stanno già giocando un ruolo significativo nei processi di cura dei pazienti. Le tecnologie per il monitoraggio continuo del livello di glucosio, i sensori impiantabili e i big data stanno mostrando tutta la loro capacità di supportare, durante la vita quotidiana, i pazienti affetti da diabete, fornendo dati essenziali ai diabetologi e ai centri di cura, in un’ottica di maggiore efficienza e minori costi per tutti.
Si tratta di applicazioni che coniugano la facilità d’uso con la possibilità di controllare i valori della glicemia ed altri parametri importanti, che vengono raccolti in dettagliati diagrammi semplici da consultare; in tal modo, il paziente avrà un ruolo sempre più attivo e sarà in grado di programmare le proprie giornate, la propria dieta e la necessità di insulina senza essere ossessionato dalla gestione quotidiana della malattia. Al tempo stesso anche la condivisione dei dati – attraverso ad esempio software in cloud – con clinici e personale sanitario si fa più semplice e consente non solo la gestione della patologia, ma anche di avere informazioni relative alla diffusione della stessa, per poter meglio rispondere alle richieste delle amministrazioni sanitarie.
«Siamo – ha concluso il dott. Francesco Mollo – di fronte ad una svolta epocale nella terapia del diabete che ci consentirà di controllare meglio la patologia che rappresenta ancora un problema di salute pubblica non risolto».
La conferenza ha avuto un notevole successo grazie alla capacità degli autorevoli relatori di proporre gli argomenti trattati sviluppandoli in modo semplice ma approfondito, coinvolgendo il numeroso pubblico presente. Il nutrito dibattito innescato ha, altresì, potuto chiarire alcune problematiche legate alle difficoltà che spesso si incontrano nei percorsi di diagnosi e cura della malattia; all’introduzione di nuovi farmaci e dei presidi sanitari innovativi specie per le persone insulino-dipendenti; a una più diffusa assistenza sul territorio, laddove risiede il cittadino abbisognevole di cura senza assoggettarlo a spostamenti dal suo luogo di residenza.
Il prossimo appuntamento è in programma per venerdì 27 ottobre – sempre a Palazzo Casalini alle ore 17.30 – con l’intervento del Dott. Paolo Piovan, specialista in ortopedia e traumatologia, che parlerà sul tema “Ortopedia oggi”.