PADOVA – «Per me l’architettura è quasi come un gioco». È questo il titolo della lectio magistralis dell’architetto Benedetta Tagliabue a cui hanno assistito tutti gli studenti dell’Istituto tecnico per geometri “A. Bernini” di Rovigo, presso il Centro Congressi di Padova.
Accompagnati dai professori Claudio Pigato, Lorenza Manzalini e Anna Giulia Martinelli, gli studenti hanno partecipato a uno degli eventi organizzati all’interno dell’undicesima edizione della Biennale internazionale di architettura della città di Padova promossa dalla fondazione Barbara Capocchin, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Padova e con il comune della città stessa. Nell’intento di favorire un confronto tra gli studenti delle scuole superiori di Padova e Rovigo e due importanti architetti di fama internazionale, quali Donatella Calabi e Benedetta Tagliabue è stato pensato l’evento “L’ Architettura incontra la scuola”.
Dopo il saluto delle autorità, Donatella Calabi, docente ordinario alla facoltà di architettura presso lo Iuav di Venezia, ha raccontato agli studenti in modo semplice, coinvolgente e a tratti toccante la vita e le opere del padre, l’ingegnere e architetto Daniele Calabi per il quale l’architettura doveva essere qualcosa di semplice per favorire il benessere delle persone. Durante il suo intervento, Calabi ha invitato più volte i ragazzi ad osservare con interesse e curiosità tutti gli edifici e gli spazi che ci circondano, dal palazzo storico al campetto di calcio perché l’urbanistica e l’architettura riguardano direttamente ciascuno di noi, sono parte integrante di qualsiasi città e territorio.
L’architetto Benedetta Tagliabue ha coinvolto gli alunni nella sua Lectio Magistralis raccontando il forte legame tra la sua vita privata e l’attività di architetto che l’ha portata ad essere uno dei nomi più importanti dell’architettura a livello mondiale. Moglie del noto architetto spagnolo Enric Miralles, scomparso prematuramente nel 2000, Benedetta Tagliabue ha firmato importanti opere architettoniche come il Parlamento scozzese a Edimburgo, il progetto di restyling del mercato di Santa Caterina a Barcellona e il padiglione spagnolo all’Expo di Shanghai, struttura d’acciaio rivestita da pannelli in vimini. La relatrice si è soffermata in particolare sul restyling del mercato di Barcellona, il quale grazie all’utilizzo di pannelli colorati ha dato una nuova vita e personalità a un quartiere prima grigio, dimesso e trascurato. Lo spazio pubblico, in particolare la piazza del mercato, è fondamentale per qualsiasi territorio in quanto favorisce gli scambi e le relazioni tra le persone. Secondo la Tagliabue, infatti, uno degli scopi fondamentali dell’architettura è proprio quello di creare luoghi di incontro e aggregazione, ovvero le basi di una buona società, aperta e costruttiva; il tutto nel rispetto e salvaguardia degli spazi verdi, attraverso l’utilizzo del legno e dei colori.
L’attività è stata un’importante occasione di crescita per i futuri geometri.