ROVIGO – Non c’è professore influencer che regga la sua concorrenza tra i filosofi. Il rodigino Ermanno Ferretti, docente del liceo scientifico Paleocapa, è seguitissimo sui social – oltre 15 milioni di ascolti – e come autore. È uscito in tutte le librerie il 7 giugno il suo ultimo libro intitolato “Anche Socrate qualche dubbio ce l’aveva. Come lo scetticismo filosofico può salvarti la vita nell’epoca della performance” (Cairo Editore, 240 pagg., 17,5 euro).
In una società che impone sempre di dare il massimo e di puntare all’obiettivo più alto, riappropriarsi del diritto di fallire è un imperativo categorico, se non altro per vivere più sereni con se stessi! E non è poco. A ognuno di noi capita ormai molto spesso di leggere o ascoltare fatti di cronaca che sottolineano come facciamo sempre più fatica ad accettare una sconfitta, sia nella vita privata sia sul lavoro. Tra queste pagine il professore Ermanno Ferretti recupera il vecchio detto «prendila con filosofia!», ma alla lettera: solo riflettendo in piena coscienza sui propri limiti è possibile affrontare al meglio le sfide della vita. Un libro con tanti insegnamenti che vengono dal pensiero di Socrate, Montaigne, Hume, per citarne alcuni, e di cui abbiamo bisogno per costruire una società più sana, per prendere la vita con autoironia e un pelo di scetticismo; in un certo senso, un libro di auto-aiuto al contrario, per comprendere i propri limiti e guardare avanti con nuovo slancio.
Come nasce questo libro? «Nasce un po’ dall’esperienza del mio canale YouTube, un po’ da quella scolastica. Da quattro anni porto avanti un canale di video-spiegazioni sul web che mi ha permesso di entrare in contatto con un ampio pubblico di appassionati di filosofia di tutte le età, dai liceali ai pensionati: tramite loro ho scoperto che ci sono molte persone interessate ad avvicinarsi a questa disciplina e a cercare, tramite essa, delle risposte ai problemi dei nostri tempi e della nostra quotidianità. Da vent’anni ormai, d’altra parte, insegno anche a scuola e pure lì – anche se in un ambiente e con ritmi ben diversi – mi è sembrato di vedere che la filosofia, se presentata nel modo giusto, può aiutare a pensare e ripensare alle proprie esperienze».
Parla proprio di Socrate? «Socrate non è l’unico filosofo affrontato nel volume, visto che si spazia su vari pensatori di varie epoche; ma è sicuramente il più rappresentativo, perché penso che, col suo metodo del dubbio, sia il più adatto ad insegnarci come affrontare le ansie e le problematiche di oggi».
Si lega ad altre pubblicazioni precedenti? «No, direi anzi che è un volume pensato per essere introduttivo alla disciplina, per chi avrebbe sempre voluto saperne di più della filosofia e, per un motivo o per l’altro, non è riuscito a studiarla in profondità. Cerca di fornire il ritratto di alcuni pensatori forse meno noti di quelli “classici” -oltre a Socrate, anche Montaigne, Hume, Stuart Mill, Popper- e soprattutto di lasciare al lettore degli strumenti per ragionare e assumere un atteggiamento filosoficamente scettico».
Si può considerare un testo con valore anche scolastico? «Sì e no. Non ha la struttura di un manuale e non racconta la filosofia nel modo in cui la si affronta a scuola, però tocca alcuni temi che secondo me interessano molto anche i ragazzi di oggi. Il sottotitolo recita infatti: “Come lo scetticismo filosofico può salvarti la vita nell’epoca della performance”. Le ansie scolastiche, i voti, gli esami trovano ampio spazio all’interno del libro; cerco di dimostrare come le riflessioni di alcuni filosofi possono essere una straordinaria medicina per questi problemi».
Quanto incide la filosofia nel tuo lavoro? «Direi che ha grande valore l’insegnamento. Insegnare filosofia, discuterne giorno dopo giorno, anche e soprattutto coi ragazzi, aiuta ad approfondire i problemi, a vederli sempre da diverse prospettive. La filosofia non credo che risolva i problemi: anzi, a volte ne aggiunge di nuovi. Però dà, in certi casi, un atteggiamento mentale e razionale per affrontarli. Spero che il libro riesca a trasmettere alcuni di questi atteggiamenti e a fornire alcuni strumenti utili».
Ermanno Ferretti insegna storia e filosofia da vent’anni in vari licei. È nato e cresciuto a Rovigo, in Polesine, terra famosa per il suo prodotto tipico: la nebbia. Il che, a pensarci bene, è molto filosofico: riuscire a ritrovare la propria casa a novembre è un po’ come vagare nelle oscure lande dell’essere, come perdersi nella metafisica. Vista la difficoltà nel vederci qualcosa dal vivo, Ferretti ha così optato abbastanza presto anche per il web: dal 2020, oltre alle lezioni in classe, pubblica su internet video e podcast di argomento storico-filosofico che hanno racimolato più di 15 milioni di ascolti.