Da sabato 5 ottobre l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha sede nella scuola elementare di Granzette

ROVIGO – Nuova sede per l’associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra. Sabato è stato ufficialmente assegnato all’Anvcg uno spazio all’interno della scuola elementare di Granzette.

Si tratta di una realtà ramificata in tutto il Paese, con una sezione, molto attiva, anche in Polesine. Sezione che, appunto, ha finalmente “trovato casa”.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il presidente nazionale dell’associazione Michele Vigne, il presidente regionale Giordano Felloni, il presidente provinciale Giuseppe Aggio e vari alti esponenti dell’associazione, arrivati da tutta Italia.

A rappresentare l’amministrazione comunale, era presente l’assessore comunale Michele Aretusini. L’assegnazione è avvenuta in virtù del bando comunale, che era stato attivato per l’utilizzo di questo spazio all’interno della scuola. Una valenza, quella della collocazione di una associazione che si batte per le vittime civili dei conflitti all’interno di una scuola, che è stato ribadito dalle autorità in vari passaggi dei loro interventi.

La missione dell’associazione è quella di impegnarsi a tutela di tutte le persone che, estranee ai conflitti in corso o passati, ne hanno comunque subito le tragiche conseguenze, spesso perdendo la vita, ricordando, quindi, quale sia il tremendo prezzo tremendo da pagare.


«Anche di recente nella nostra città – ha ricordato il presidente provinciale di Anvcg – sono stati trovati nei campi ordigni bellici della Seconda guerra mondiale. Invito tutti, soprattutto i giovani, a non toccare manufatti che non conoscano e a segnalare la cosa immediatamente alle autorità preposte per la messa in sicurezza. Da parte nostra, siamo come sempre a disposizione per sensibilizzare la comunità su questo e su altri importanti temi. Ringrazio di cuore l’amministrazione per questa bella sede».

Da parte sua, l’assessore Aretusini ha dichiarato di esser stato colpito da alcuni racconti e testimonianze che hanno messo in luce come, anche nel nostro Paese, tante persone paghino ancora lo scotto dei conflitti passati. Inoltre, ha sottolineato che questa inaugurazione rappresenta un ulteriore segnale di attenzione verso le nostre frazioni, l’inizio di un cammino che sarà lungo e ricco di frutti.