ROVIGO – Quinto anno consecutivo di rilevazioni promosse da FIAB Amici della bici di Rovigo durante la Settimana Europea della Mobilità dedicata al cuore della città: l’incrocio tra Corso del Popolo, via Trento e via Laurenti. Quest’anno la rilevazione è stata fatta il 27 settembre, circa una settimana dopo il consueto periodo a causa del maltempo della settimana precedente.
L’indagine ha lo scopo di fotografare in un orario “di punta” (dalle 17 alle 18:30) il traffico effettivo del centro urbano al fine di comprendere le dinamiche e le proporzioni tra i mezzi di trasporto. La rilevazione è stata realizzata grazie a diversi volontari FIAB che hanno contato i veicoli in transito. Una metodologia del tutto analoga a quella utilizzata per la raccolta dati per realizzare il PGTU (piano del traffico).
Il dato che emerge è netto e non lascia dubbi: sul Corso del Popolo il mezzo di trasporto preferito è l’auto privata. Questo mezzo rappresenta ben il 52,9% dei modi rilevati. Al secondo posto troviamo chi si sposta a piedi pari al 21,7% (primo anno che si misura anche questa modalità di spostamento; la rilevazione ha riguardato solo gli attraversamenti del Corso del Popolo) e al terzo posto le biciclette con un 17,6 % (di cui un 1,2% rappresentato da e-bike). Residuali altri mezzi di locomozione (furgoni 4,1%, motocicli e TPL 1,4 % e monopattini 0,9 %).
Stando sui mezzi a motore, maggioritari, emerge come la direttrice maggiormente “battuta”, seppur di poco, sia quella che va da Piazza Matteotti verso il quartiere San Bortolo con il 50,1% degli spostamenti. Una conferma rispetto ai dati degli scorsi anni sebbene molto meno marcata.
In un confronto esclusivo tra i mezzi di trasporto, il dato più eclatante dell’indagine 2024 è il balzo di ben 8,5 punti percentuali delle automobili in transito. Un dato che vede un crollo di oltre 10 punti percentuali delle biciclette. Un calo importante, pur restando il secondo mezzo di trasporto preferito dai rodigini.
Quali sono le cause? Se guardiamo solamente la rete ciclabile cittadina non possiamo non negare che vi è stata una oggettiva crescita della stessa negli ultimi anni ma probabilmente non basta questa ricetta per aumentare il numero dei ciclisti urbani. La proposta FIAB è quella di intervenire per ridurre il numero delle auto in circolazione. Ovviamente si tratta di volontà ma, ad oggi, nessuno ha posto limiti a queste, anche perché l’impressione è che nessuno abbia idea di come farlo. Allora, davanti alla pregnanza dell’automobile, non può che arrivare la provocazione: strisce blu lungo il Corso del Popolo. La ragione è presto detta. Per prima cosa lo spazio c’è: ad oggi le auto in sosta “impropria” convivono serenamente con il traffico stradale. In secondo luogo, l’evidente predominanza dei mezzi a motore – i principali fruitori di questa strada- e la palese malasosta ovvero la sosta non regolare, va a scapito e sberleffo di chi la tariffa di sosta, invece, la paga. Sarebbe opportuno, piuttosto che occasionali sanzioni, regolamentare la sosta lungo tutto il Corso del Popolo con, appunto, le strisce blu a pagamento a tutela di chi rispetta la sosta negli spazi regolamentati. O tutti pagano o non paga nessuno (e in questa direzione abbiamo segnali incoraggianti). Dovrebbero essere gli stessi automobilisti a volerlo per un senso di giustizia e par condicio.