È il 1972 ma, in quella cascina incastrata tra l’Adige e il Po, pare almeno un secolo prima. Siamo al 10 di agosto, la Notte di San Lorenzo, la notte de buoni auspici. Quella notte viene al mondo una bambina, Caterina, ma per ironia della sorte lei di buone stelle non sembra averne: in quanto femmina è “un nuovo problema, una bocca in più da sfamare” in una famiglia dove vige il culto del maschio e del lavoro fisico e dove le donne possono mettersi a tavola dopo aver sfamato tutti, anche i cani.
Il libro – Le Rogazioni non avevano potuto evitare alla comunità la nascita dell’unica femmina in una famiglia di quattro fratelli. Nata nel 1972 in una casa colonica tra l’Adige e il Po, Caterina viene vissuta come una avversità e si misura da subito con l’arcaicità delle sue origini contadine, dove i padri antepongono la salute delle barbabietole a quella dei propri figli e li privano dell’infanzia affidando loro già da piccoli la faticosa cura dei campi al sorgere del sole.
Sognando cannoni che sparano al cielo cospiratore si affida allora al calore dei pulcini, unici possibili alleati nella logica crudele del patriarcato rurale di una casa da cui non si usciva mai se non per andare rigorosamente in gruppo alla fiera agricola annuale. La smielatura, i venditori ambulanti a domicilio, le tempeste che lavano i campi, le luci lampeggianti dell’ambulanza che rompe l’isolamento scandiscono il suo vangelo personale. Caterina si ritaglia una sua vita nel silenzio che la proteggerà più dei santini che abbondano nella casa. E per salvarsi dovrà invertire l’ordine di elementi ineluttabili quanto le buriane e scatenare a sua volta la fantasia e gli arcobaleni contro quella terra stregata, rompendo schemi primitivi con i suoi dispetti e i suoi finti mutismi che esasperano e depistano anche il prete e la maestra, incappando in sofferte penitenze quali la reclusione nella camera dei salami, la denuncia ai carabinieri all’età di cinque anni e la gita scolastica a casa sua. Le figure femminili della casa, oppresse e devote, troveranno finalmente in Caterina una rivoluzionaria che dopo aver abdicato il sé, lasciandolo sepolto nella fossa insieme alla violenza del Cacciatore, si libera finalmente dal suo destino di lucidatrice di epitaffi, fuggendo sulle ali del litio.
Nota autore – Ogni romanzo ha una parte autobiografica e anche “L’ordine innaturale degli elementi” non smentisce questa affermazione generale e attinge, in parte, all’esperienza personale dell’autrice. Il romanzo è ambientato nella terra in cui Barbara Buoso è nata: il Polesine. Da lì vengono le immagini, le suggestioni, i colori che troviamo nel racconto. Il rapporto con le proprie radici e, insieme, la possibilità di affrancarsi da un destinato segnato sono i temi fondamentali della scrittura di Barbara Buoso.
Il libro affonda le proprie radici nella storia della stessa Barbara Buoso che ha avuto il coraggio di raccontare la sua infanzia solo dopo molti anni. Nonostante i temi trattati, la lettura è di facile immedesimazione. La scrittura alterna prosa a frasi vernacolari, che rendono più autentico il dialogo fra i protagonisti.
Barbara Buoso è nata a Rovigo nel 1972 ed è cresciuta a San Martino di Venezze, in una famiglia di contadini. Ha iniziato a lavorare a 14 anni in una fabbrica di confezioni e poi nel corso della vita ha fatto diversi altri lavori. Ha frequentato l’istituto professionale e poi la facoltà di Lettere all’Università degli Studi di Padova, città dove ormai vive da diversi anni.
Di indole introspettiva e riservata, Barbara Buoso ha sempre avuto la passione per la scrittura, passione che si è concretizzata nel 2003 con la pubblicazione del breve monologo “Aspettami” (Fabio Croce Editore). Nel 2014 si affaccia sulla ribalta letteraria nazionale con un romanzo dal titolo “L’ordine innaturale degli elementi” (Baldini & Castoldi). Una storia drammatica: antichi retaggi di violenza sulla donna che sembrano lontani nel tempo, eppure attuali.
Pubblicazioni
- “Aspettami” – aprile 2003 (Fabio Croce Editore).
- “L’ordine innaturale degli elementi” – febbraio 2014 (Baldini + Castoldi).
- “E venni al mondo” – febbraio 2018 (Apogeo Editore).
- “2021 Un anno di storie” – novembre 2020 (Cleup).
- “La speranza è una strana invenzione. Storie di donne” – novembre 2021(Vita Activa Nuova).
- “Il mio paese è la notte. Racconti di donne” – novembre 2022 (Vita Activa Nuova).
- “Il corpo c’è. Antologia di racconti di donne” – dicembre 2023 (Vita Activa Nuova).
- “Padre terra” – settembre 2024 (Fernandel)
Scheda
Autore: Barbara Buoso
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Baldini + Castoldi
Formato: Brossura
Pubblicato: 12 febbraio 2014
Pagine: 151 pagine
Lingua: italiano
Prezzo copertina: 14,90 €