ROVIGO – È convocata per il 9 febbraio l’assemblea elettiva Fipav. Infatti, sta per concludersi il quadriennio olimpico che porta ai rinnovi dei comitati tramite elezioni. Le candidature sono ancora aperte e si chiuderanno il 18 gennaio 2025. Gli associati aventi diritto al voto sono già stati invitati via e-mail; la lista è comunque stata pubblicata sul sito web federvolley.it assieme alla modulistica, alle norme e a tutte le informazioni relative alle assemblee periferiche.
Le società sportive sono quindi già chiamate a votare domenica 9 febbraio 2025; le votazioni si terranno in viale Porta Adige n. 45/g nella sala riunioni di Fipav Rovigo in prima convocazione alle ore 9 e in seconda convocazione alle 10 e porteranno a definire i nominativi del prossimo comitato territoriale che dirigerà Fipav Rovigo nel quadriennio 2025/2028.
Come annunciato in diverse occasioni, la presidente uscente Natascia Vianello non presenterà la ricandidatura per lasciare spazio a qualcun altro dopo tre mandati alla guida della federazione rodigina della pallavolo.
«Molto è stato fatto per il settore pallavolistico con gli ultimi tre comitati territoriali che ho presieduto – commenta la presidente uscente – ma sono sicura che ancora molto altro si potrà fare. Dopo 12 anni alla guida di Fipav Rovigo, mi metto da parte perché sono sicura che sia giusto dare spazio al nuovo. Sono stati tre mandati entusiasmanti, ricchi di sport, emozioni, traguardi. Questo ultimo mandato è stato sicuramente il più complesso, ma forse anche il più emozionante; abbiamo dovuto affrontare la pandemia che ci ha ‘costretti’ a rivedere il nostro modo di organizzare e vivere lo sport, ma ci ha convinti ancora di più di quanto sia indispensabile fare sport e portare avanti questo grandioso movimento sportivo che è la pallavolo polesana. Nell’attesa di vedere le candidature, diamo appuntamento alle società per il 9 febbraio per esprimere il loro diritto di voto».
I rinnovi territoriali sono solo il primo step; sarà poi il turno delle elezioni dei comitati regionali fino a quello nazionale del 23 febbraio, come statuto federale.
