Bassano del Grappa (VI) – Anche FIAB Rovigo ha partecipato alla manifestazione organizzata, domenica scorsa 31 marzo, dal coordinamento delle associazioni venete aderenti a FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta pedalando per oltre 70 km lungo l’itinerario del Brenta tra Bassano del Grappa e Dolo. L’iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di migliorare la ciclabilità del corridoio del Brenta. Tale corridoio, che attraversa la Valsugana, è una delle direttrici più strategiche e spettacolari della nostra regione che, attraverso la Valsugana, porta dai tempi antichi il nord Europa nel cuore della pianura veneta fino a Padova e a Venezia.
Lo sviluppo del turismo slow, col suo crescente impatto sulle economie locali, e la nuova consapevolezza da parte della popolazione locale dell’importanza di preservare la qualità ambientale del proprio territorio, chiedono da tempo che venga creato un percorso ciclopedonale continuo e sicuro che sappia valorizzare il magnifico susseguirsi di luoghi ricchi di natura, arte, cultura e tradizioni che si trovano lungo il fiume.
Tuttavia, specie in confronto con l’alta qualità del percorso creato e mantenuto da decenni in Valsugana dalla Provincia di Trento, lo stato della ciclovia nel Veneto è ancora lontano da una qualità accettabile: se il tratto nord fino a Bassano del Grappa sta procedendo verso un completamento, per il resto del tratto vicentino ancora non si intravede nè un itinerario condiviso nè un programma di lavori; il tratto realizzato anni fa con encomiabile impegno dalla Provincia di Padova tra Carmignano e Stra abbisogna da tempo di manutenzione in più punti; e, infine, iI celebre tratto finale sul Naviglio della Riviera tra Stra e Venezia, punteggiato di ville e densamente abitato, è ancora privo di un percorso ciclabile in sicurezza.
Per questi motivi il coordinamento regionale FIAB ha organizzato domenica scorsa l’iniziativa, con punto di partenza Bassano del Grappa, raccogliendo oltre 400 persone e mantenendo il gruppo fino all’arrivo a Dolo, nel pomeriggio. FIAB Rovigo era presente insieme a soci FIAB di tutto il Veneto e simpatizzanti locali: un vero successo di partecipazione, fatto significativo di quanto la ciclovia del Brenta sia ritenuta importante per la nostra regione.
Se indicativa è stata la corposa partecipazione delle persone, rilevanti sono stati gli incontri con gli amministratori lungo il percorso ad evidenziare che si stanno rendendo consapevoli della molteplice valenza della ciclovia. Dai rappresentanti del Comune di Bassano (assessore Angelo Vernillo), di Nove (sindaca Chiara Luisetto), di Pove (assessore Francesco Dal Monte), di Rosà ( vicesindaco Simone Bizzotto), prima della partenza nella centralissima piazza Libertà, agli assessori di Cittadella (Francesca Pavan), Fontaniva ( William Naldo) e Carmignano (Stefano Devisoni) nella centrale piazza Pierobon a Cittadella, dagli assessori di Piazzola (Cristian Tonello) presso il casello dell’ex ferrovia Ostiglia e di Limena (Maurizio Martinello), nel parco fluviale di Punta Speron, alla sindaca di Stra (Caterina Cacciavillani), davanti alla spettacolare villa Pisani, fino al sindaco di Dolo (Alberto Polo) e ai componenti della commissione cicloturistica dell’Unione dei Comuni della Riviera (Mario Ferraresso di Stra e Francesco Volpato di Mira) nella scenografica piazza Cantiere di Dolo: tutti hanno manifestato dichiarazioni d’interesse e di impegno. L’augurio del coordinamento FIAB del Veneto è che tutte queste dichiarazioni – cui è seguita una simbolica firma di adesione sopra il manifesto che ha fatto da filo conduttore della giornata – vengano presto confermate da ulteriori importanti novità sul miglioramento dello stato della ciclovia del Brenta in termini di continuità, qualità, sicurezza e manutenzione.
È stata una giornata bellissima per la presenza di molte persone interessate al tema oltre che di soci FIAB. I chilometri pedalati godendo di clima e paesaggi splendidi sono stati integrati dagli incontri con i numerosi amministratori che, con la loro presenza, hanno incoraggiato il lavoro delle associazioni FIAB, appassionate della due ruote e promotrici di quanto l’uso del mezzo racchiude, in primis l’amore per l’ambiente e la modalità di sviluppo del territorio in modo sostenibile, senza trascurare l’aspetto delle relazioni e della salute che comporta, a favore di cicloturisti e cittadini tutti.