ROVIGO – Imperterrito lavoro dell’associazione FIAB Federazione Italiana Amici della bici di Rovigo che, nel pomeriggio di venerdì 29 marzo, ha “posizionato” i volontari sulle (ricche di smog) strade di Rovigo per riprendere l’attività di censimento dei passaggi di persone in bicicletta.
Il primo appuntamento del “Contaciclisti 2019” ha preso in esame alcuni crocevia che presentano criticità in ordine alla sicurezza. Oggetto dell’analisi, in questa occasione, sono stati i due incroci ormai sostituiti da rotatorie: da Romano e Stoppa.
La relativamente recente realizzazione di rotatorie quale interventi sulla viabilità veicolare, ha, da un lato, reso questi punti apparentemente più scorrevoli per le auto ma dall’altro non ha preso in considerazione la presenza dei ciclisti e, quindi, una loro adeguata tutela con spazi riservati o segnalati. Questo approccio settoriale ha portato al fatto che spesso i ciclisti – cioè le persone che si spostano in bicicletta – per attraversare questi punti scelgono soluzioni non conformi al codice della strada (ad esempio usando i marciapiedi) generando potenziali situazioni di conflittualità con gli altri mezzi e, soprattutto, con conseguenze rischiose. Inoltre questa non considerazione dei cosiddetti velocipedi sottolinea, in netta contrapposizione, come la velocità dei veicoli a motore si mantiene abbastanza sostenuta in questi crocevia, vista la maggiore fluidità del traffico agevolato dalla stessa rotatoria.
Venendo ai dati raccolti, sono diverse le considerazioni da fare. Il primo dato riguarda il numero complessivo dei passaggi di biciclette. Il conteggio è stato effettuato tra le 17.30 e 18.30 e ha visto un complessivo passaggio di 322 ciclisti, di cui 114 all’incrocio da Romano e 205 da Stoppa. Il numero quasi doppio da Stoppa, anche alla luce dei flussi, può essere giustificato da diversi elementi: la prossimità di un supermercato e la vicinanza del popoloso quartiere residenziale Commenda che, in via Fuà Fusinato, trova il principale canale di accesso al centro città. Il minor numero dei di passaggi all’incrocio da Romano va interpretata, invece, nell’ottica del forte traffico – leggi pericolosità – dei mezzi a motore che scoraggia il ciclista a cui sono comunque proposte molte altre alternative in sicurezza per avvicinarsi o allontanarsi dalla stazione dei treni (meta principale della zona). Il secondo dato è relativo all’età dei ciclisti in relazione ai due incroci/rotatorie: nell’incrocio da Romano si è osservato che i ciclisti sono principalmente giovani mentre nell’incrocio da Stoppa vi è stata maggiore varietà anagrafica.
In merito ai flussi relativi ai due punti considerati emerge quanto segue.
Da Romano, i flussi sono complessivamente omogenei con una prevalenza sull’asse di viale Regina Margherita. Questo sottolinea che la direzione verso il centro (tra l’altro la più diretta verso le piazze) è a senso unico in uscita generando spesso code per gli automobilisti (facilmente aggirate dai ciclisti). L’ampio spazio del viale potrebbe garantire, almeno per un tratto, la presenza di una corsia dedicata a ciclisti controsenso (che non significa contromano) fattibile con una semplice sistemazione dei parcheggi. Riflessioni analoghe possono essere fatte anche per viale della Pace e per il proseguo di viale Regina Margherita in direzione stazioni.
Da Stoppa i flussi sono conteggiati più sostenuti e, qui, risulta chiaro il successo della ciclabile in via Fua Fusinato, riferimento per chi si sposta in bicicletta e indice che una progettazione di strade con questo stile (senso unico, parcheggi, ciclabili e ampi marciapiedi) produce mobilità lenta ovvero toccasana per l’economia (si contino anche le attività commerciali su via Fuà Fusinato e sul lato ciclabile), la salute e la pace. In secondo luogo è da considerare la direttrice via Fuà Fusinato-viale della Pace-viale Tre Martiri. In questo incrocio mancano passaggi dedicati ai ciclisti i quali usciti dalle ciclabile tendono a scegliere gli stretti marciapiedi come soluzioni “sicure” (ma sbagliate secondo il codice della strada) per fare gli attraversamenti delle trafficate strade. FIAB ritiene che sia necessario un intervento importante di risoluzione del problema quantomeno trovando il modo di far proseguire la ciclabile di via Fuà Fusinato in direzione viale Tre Martiri. Inoltre una maggiore chiarezza della segnaletica sia verticale che orizzontale per i ciclisti appare necessaria poichè ad oggi non è leggibile.
In considerazione dei rilevamenti eseguiti, che hanno lo scopo di rilevare le criticità per migliorarle, e in relazione alla sicurezza e alla tutela di chi usa la bicicletta per i propri spostamenti in città e da/verso il centro, FIAB – che rappresenta, ad oggi, oltre 170 soci e molti simpatizzanti – ne suggerisce in particolare uno, che non è troppo invasivo nè oneroso e sarebbe valido per entrambe le rotatorie: una corsia ciclabile riservata (come ben descritto nell’immagine).
Il comunicato FIAB sul “Contaciclisti” conclude con una nota di colore, rilevando come i volontari, oltre ad aver assunto una dose notevole di smog stazionando per un’ora nei trafficati punti di osservazione, abbiano notato come gran parte degli automobilisti di passaggio guidassero la loro auto in solitaria ( e più di qualche volta al telefono).