RIMINI – I produttori ortofrutticoli rodigini erano in prima fila al convegno organizzato da Coldiretti Veneto, “L’ortofrutta veneta si interroga. Il futuro tra rischi e opportunità”, alla 36esima edizione di Macfrut, fiera che si è tenuta dall’8 al 10 maggio a Rimini. In questa occasione stato anche presentato “Biofuture” il progetto di ricerca e sperimentazione per sostenere e valorizzare l’ortofrutta veneta.
Macfrut è un evento di riferimento per i professionisti del settore ortofrutticolo in Italia e in Europa. È l’unica fiera in Italia che si occupa di tutta la filiera, in ambito internazionale. Erano 11 i settori espositivi in rappresentanza di tutti gli anelli del sistema: dalle sementi, al vivaismo, alle tecnologie post raccolta passando tra le novità, la ‘quarta gamma’ e il confezionamento.
Bio, comprata dall’agricoltore o nei mercati a filiera corta, frutta e verdura sono tornati al centro della dieta e dei consumi degli italiani. Su questi importanti fattori si è partiti per discutere in materia di ortofrutta che, nella nostra provincia, è uno dei settori agricoli più importanti e più prestigiosi. I consumi di frutta e verdura degli italiani sono aumentati di quasi un miliardo di chili nell’ultimo decennio facendo registrare nel 2018 il record del periodo per un quantitativo complessivo nel carrello di 8,7 miliardi di chili. In crescita la spesa per gli ortaggi freschi pronti al consumo (la cosiddetta IV gamma) che chiudono il 2018 con una crescita del +5% rispetto all’anno precedente con quasi 20 milioni di famiglie acquirenti (dati Ismea).
Tra le tendenze si registra il forte aumento degli acquisti diretti dal produttore dove, nel corso del 2018, hanno fatto la spesa 6 italiani su dieci, almeno una volta al mese, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe. Complessivamente la superficie italiana coltivata ad ortofrutta supera il milione di ettari e vale oltre il 25% della produzione lorda vendibile agricola italiana. I punti di forza dell’ortofrutta italiana sono l’assortimento e la biodiversità, con il record di 107 prodotti ortofrutticoli Dop/Igp riconosciuti dall’Ue, ma anche la sicurezza, la qualità, la stagionalità che si esalta grazie allo sviluppo latitudinale e altitudinale dell’Italia, una caratteristica vincente per i prodotti ortofrutticoli del Belpaese.
Il progetto “Biofuture” è promosso da una task force operativa che vede coinvolti anche Crpv, Spazio Verde, Università di Padova, Wba (World Biodiversity Association) beneficia dei fondi del Psr 2014-2020 e punta alla sostenibilità del comparto nonché alla qualità dell’ambiente. I lavori, moderati da Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Veneto, sono stati aperti dal presidente di Macfrut Renzo Piraccini. Presenti Elisa Macchi, Cso Italy, che ha illustrato la situazione produttiva e commerciale dell’ortofrutta italiana, mentre Roberto Della Casa (Unibo, Agroter) ha messo a fuoco realtà, prospettive e tendenze dei consumi; Paolo Fontana (Fondazione Edmund Mach) ha parlato dei cambiamenti climatici e di insetti alieni. È intervenuto anche l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan che ha presentato quanto messo in atto dalla Regione per rafforzare il comparto. Ha chiuso i lavori il presidente della Coldiretti del Veneto Daniele Salvagno.