ROVIGO – «La cascola di frutti sul pero è diventata un’emergenza e Coldiretti Rovigo chiederà lo stato di calamità» ad affermarlo il presidente Carlo Salvan a fronte del periodo di forte maltempo che perdura ormai da settimane.
A cosa è dovuto questo fenomeno? IL fenomeno della cascola della frutta è dovuta al perdurare degli sbalzi termini, ormai comprovati dai sistemi di misurazione delle temperature, associato alle piogge persistenti. Le piante divengono così troppo stressate e lasciano cadere a terra i frutti con danni considerevoli in termini di mancato raccolto e reddito per i produttori.
«Il maltempo – precisa il presidente – ha colpito tutto il Polesine e, per quanto riguarda il fenomeno della cascola del pero, non si tratta più di un problema a macchia di leopardo, ma generalizzata in tutta la provincia».
«Stavamo facendo la conta dei danni che abbiamo avuto in queste settimane a causa degli allagamenti – prosegue Salvan – ma ora si aggiunge anche questo fenomeno che sta causando un danno diretto su cui non si può fare niente e, oltretutto non è assicurabile». Oltre alle pere, danni si stanno riscontrando anche su drupacee con spaccatura dei frutti di ciliegie e pesche che vanno ad aggravare ulteriormente il comparto della frutta già da anni in difficoltà.
L’associazione polesana dei coltivatori diretti sta raccogliendo le segnalazioni da tutti gli uffici sparsi nella provincia sulla base dei dati dei soci per richiedere lo stato di calamità. «La situazione meteorologica estrema era partita con l’inverno siccitoso – conclude il presidente – poi il vento, gli sbalzi termini fino ad arrivare a queste piogge ormai quotidiane e fortissime stanno mettendo in serie difficoltà l’agricoltura polesana.