ROVIGO – È di questi giorni la notizia che Alessandro Rossi e Alessandro Uncini hanno costituito una nuova società di puro settore giovanile, già affiliata Figc, la Grandi Fiumi Rovigo Calcio asd, che si occuperà di prendere in carico tutto il settore giovanile del Rovigo SSD, alla luce delle problematiche societarie purtroppo note.
«Niente di quanto fatto in questi due anni dovrà andare disperso – affermano Rossi ed Uncini all’unisono – Vogliamo riprendere da dove eravamo rimasti prima di essere di fatto inglobati, nostro malgrado, da Rovigo SSD; una società di settore giovanile, autonoma sotto ogni profilo, tecnico, organizzativo ed economico/finanziario. I problemi legati alla gestione della prima squadra non dovranno mai più essere un freno o peggio trascinare nello stesso baratro il settore giovanile. Siamo pronti a qualsiasi protocollo d’intesa con chi si occuperà dell’attività seniores, per dare uno sbocco ai nostri giovani tesserati, ma vogliamo rimanere estranei a tutte le problematiche che da troppo tempo Rovigo ha avuto con le varie prime squadre che si sono succedute in questi ultimi anni, spesso, ora come allora, prive di qualsivoglia programmazione in arco temporale tale da mantenere credibilità e tranquillità».
«Cercherò di portare tutta la mia esperienza, il mio vissuto di società professionistiche per una sempre migliore organizzazione interna», dichiara con toni rassicuranti Rossi.
«Per gli aspetti tecnici – aggiunge Uncini – come da progettualità iniziata due anni or sono, si continuerà a dare grande importanza all’attività di base, continuando a dotarsi di tecnici ed istruttori preparati e competenti, utilizzando metodologie didattiche all’altezza della situazione, continuando il percorso in essere, che non subirà alcun tipo di rallentamento. Sarà assicurata tutta la filiera, dagli allievi annata 2003 ai piccoli amici annata 2014, con la solita attenzione massimale e la ricerca costante di migliorarci assieme ai ragazzi. Il mantenimento degli staff tecnici e della scuola calcio Élite è la garanzia della massima affidabilità della proposta formativa, che continuerà senza soluzione di continuità».