ROVIGO – Ecco come si presentava ieri il Gabrielli: erba secca alta mezzo metro, un solo campo su sei irrigato: il campo centrale.
Incuria, erbacce lungo i viali, abbandono, questa è la triste immagine di come è lo stato attuale del “tempio del calcio” rodigino gestito da due mesi dell’amministratore unico della Rovigo SSD, Formenton.
Mentre la Giunta e l’Assessore allo Sport hanno lavorato lungamente per favorire l’integrazione tra Grandi Fiumi Rovigo e Rovigo SSD ed ha prontamente ripristinato l’impianto di irrigazione, fermo da oltre 4 mesi, per tutti i campi ed abbia, altresì, trovato i fondi per eseguire i primi lavori di intervento sulla struttura e sulle caldaie, il sopralluogo di ieri sembrerebbe dimostrare il poco interesse per l’impianto da parte dell’amministratore unico in carica, preoccupato, a quanto pare, della cura del solo campo centrale.
Intanto il tempo scorre e trapela che l’assemblea, convocata per il prossimo 17 luglio per decidere sulla richiesta di messa in liquidazione della Società, potrebbe saltare per un vizio di forma nella convocazione fatta ai soci, con evidente danno per la società stessa.
Nel frattempo la Grandi Fiumi Rovigo Calcio Asd, iscritta alla lega nazionale dilettanti, procede nei suoi programmi: alla accoppiata con il Duomo si è aggiunta ulteriore collaborazione con altra società cittadina, che aumenterà ancora il potenziale del settore giovanile cittadino.
Un’occasione eccezionale per il calcio a Rovigo, per ripartire in forma definitiva dopo anni di incertezze e passi indietro, a cui si aggiunge l’apertura verso il Granzette per ospitarlo al Gabrielli dove potrebbe disputare il campionato di prima categoria, rendendo vivo l’impianto per partite, eventi, manifestazioni, come un grande punto di aggregazione, per famiglie, ragazzi, bambini, all’insegna dello sport e dello stare bene, insieme.