ROVIGO – Giovedì 18 luglio appuntamento conclusivo per “Jazz Nights at Casalini’s garden”, il festival promosso da RovigoBanca con la collaborazione del Dipartimento Jazz del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze”, che da sei anni rappresenta uno degli appuntamenti più prestigiosi della programmazione musicale estiva rodigina.
Come di consueto saranno due i concerti in programma: il primo avrà per protagonisti Emanuele Cisi, uno dei sassofonisti più sensibili e capaci della scena, e non solo di quella italiana, e gli Alkaline Jazz Trio. “Il nome del gruppo lascia intendere differenti significati. Chimicamente conosciamo i metalli alcalini buoni conduttori di elettricità. Probabilmente vuole illustrare il lavoro come riserva di buone vibrazioni e trasmettitore di stati d’animo avvolgenti ed umori viscerali. È certo che Alkaline offre una panoramica musicale a trecentosessanta gradi, ed è anche che la band vibra a destra e a manca senza trovare mai un intoppo”. Così scriveva, nel febbraio del 1998, il giornalista e critico musicale Davide Ielmini, a proposito dell’uscita del primo disco di questo grande trio jazz italiano. A distanza di venti anni quel particolare sound, imbevuto di soul, bebop e blues, creato dall’Alkaline Jazz Trio è riproposto da una formazione per due terzi identica all’originale, cioè con Alessandro Di Puccio al vibrafono e Alessandro Fabbri alla batteria e, la new entry, con Matteo Addabbo all’organo Hammond.
Nel secondo set il giardino di Palazzo Casalini ospiterà, per il tradizionale gran finale, gli acclamati artisti della formazione newyorkese “Classic Bump Band”, capitanati da Bobby Previte, nell’ambito del loro Twenty Year Reunion Tour. Il concerto di Rovigo è una delle tre tappe italiane della loro ultimo tour europeo.
Batterista e compositore, Bobby Previte è uno degli artisti più eclettici e duttili del panorama internazionale. Dopo una laurea in economia all’Università di Buffalo (NY) dove contemporaneamente studiava percussioni, si trasferì nel 1979 a New York dove iniziò a frequentare musicisti del calibro di John Zorn, Wayne Horvitz e Elliott Sharp.
Nella sua attività più che trentennale, Bobby Previte ha percorso la musica con sguardo attento a un ampio spettro di orientamenti e stimoli, mettendo in evidenza un approccio in cui la batteria amplia e arricchisce la propria funzione. Uno strumento che entra a pieno titolo nella sfera dell’arrangiamento, si pone in relazione con i brani musicali, propone direzioni e sviluppi.
Previte ha guidato molti ensemble di orientamento diverso, facendosi stimolare anche dall’arte figurativa, come nel lavoro del 2001 dedicato a Joan Miró, e interagendo con tanti protagonisti della scena contemporanea. Ma senza dubbio uno dei suoi gruppi più significativi, un esempio di interazione tra parti composte e aperte all’improvvisazione, è stato quello con la band denominata “Bump”, dove riuniva personalità di spicco come Wayne Horvitz (piano), Ray Anderson (trombone), Marty Ehrlich (sax alto) e Steve Swallow (basso).
Il quintetto, fondato da Bobby Previte nel 1999, per almeno un quinquennio ha partecipato da protagonista alle più importanti rassegne concertistiche, sia in America che in Europa. La ripresa di quell’esperienza, dopo vent’anni, promette di dare frutti nuovi e inattesi su una traccia che già in origine era fertilissima e ricca di stimoli. Il gruppo che si esibirà a Rovigo, rispetto al quintetto originario vanta una sostituzione, peraltro eccellente, a Steve Swalow è subentrato Jerome Harris, storico collaboratore di Previte al basso elettrico.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al coperto presso l’Auditorium del Conservatorio in via Pighin, 2.
Informazioni: 0425.427805 – 338.6047932